Domani pomeriggio, dalle 16.30 in Piazza Brin e poi sino a Viale Mazzini, La parata de La Spezia Pride, vedrà la partecipazione di molti giovani e non giovani, spezzini e non, ma anche di una parte del mondo politico e sociale.
Tra questi ci sono la segreteria provinciale e il gruppo consiliare del Partito democratico, che comunicano così la loro adesione: “Anche quest’anno come Partito democratico saremo presenti alla parata del Pride che attraverserà la nostra città nel pomeriggio di domani. Una parata che conclude un mese di eventi che hanno arricchito il dibattito cittadino creando ormai una ricorrenza patrimonio della città, in un momento storico in cui assistiamo ad una quotidiana regressione in materia di diritti civili e condotte d’odio. In pochi mesi nel nostro paese sono state interrotte alcune pratiche che andavano nella direzione di colmare i vuoti legislativi che riguardavano il riconoscimento delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali, così come si è provata ad ostacolare la possibilità di accedere alle carriere alias negli istituti superiori della città. Riteniamo che esserci sia importante, che sia importante appellarsi a tutta la cittadinanza per essere in tantissime e tantissimi, nel silenzio generale e non casuale e nell’assenza di chi governa il nostro paese e la nostra città, di fronte ai quali possiamo restare inermi. Per questo domani ci troveremo assieme a Raot e a tutti gli altri soggetti organizzatori e aderenti alla parata per schierarci contro ogni forma di discriminazione, per i diritti civili e l’autodeterminazione di tutte e tutti.
La Cgil spezzina aderisce al grido di “Sui diritti non sindachiamo”. “Siamo contenti di partecipare di nuovo come Cgil al secondo Pride qui alla Spezia. Una presenza che consideriamo doverosa e strategica, specialmente in questo momento storico che sta attraversando il Paese, che vede il governo più a destra della storia della Repubblica – dice Luca Comiti, segretario generale della Cgil spezzina -. Per noi le lotte per i diritti della comunità Lgbtqia+ si intrecciano in modo indissolubile con quelle per il lavoro, contro la precarietà, contro il razzismo, per la pace, contro i vecchi e nuovi fascismi. Saremo presenti alla parata con il nostro carro per ribadire la necessità della tutela delle libertà individuali sulle quali il nostro Paese sconta situazioni di arretratezza.
Viviamo un momento politico in cui, migranti, donne e le persone Lgbtqia+ sono sempre più oggetto di attacchi. Ed è chiaro il disegno per colpire i pezzi più fragili ed esposti della comunità Lgbtqia+ affinché arrivi forte e chiaro il messaggio che il vento è cambiato e anche la narrazione della realtà deve cambiare, con le buone o con le cattive. Non vorremmo più sentir parlare della fantomatica ‘ideologia gender’ dietro la quale si nasconde solo l’omolesbobitransfobia di chi ne parla: è venuta l’ora di abbandonare l’uso di parole che, come in una lapidazione mediatica, colpiscono violentemente la vita delle persone, è venuta l’ora di dire forte e chiaro che le persone e le loro vite non sono un’ideologia. Uniti possiamo batterli, uniti possiamo resistere a questo vento di destra che sta permeando la società italiana. Uniti possiamo rilanciare la nostra battaglia comune per i diritti, per la democrazia, per l’uguaglianza, per una società più libera e giusta”.
