“Siamo a metà giugno e registriamo l’ennesimo flop dell’amministrazione comunale di Sarzana rispetto alla gestione dei 350 metri di spiaggia libera di Marinella. Due gare per l’affidamento della gestione – tardivamente varate – sono andate deserte e la stagione balneare è già entrata nel pieno. Anche quest’anno infatti – e siamo alla metà di giugno – la destra al governo di Sarzana non è ancora riuscita ad individuare una formula per garantire ai cittadini nella stagione balneare in corso, specie ai meno facoltosi, di andare al mare sulla più ampia spiaggia libera della Liguria, di cui il Comune è responsabile”. Si apre così la nota diffusa oggi dal Partito democratico di Sarzana.
I Dem tornano poi a qualche anno fa – “la grottesca vicenda ha inizio nel 2020”, scrivono – “quando al bando partecipò una sola società e l’appalto le fu aggiudicato nonostante – anche ad avviso dell’avvocato civico – non ne avesse il principale requisito, che era quello di essere proprietari del retrostante retrospiaggia, mentre la società affidataria della spiaggia non lo era, per non averlo mai acquistato. Come ‘compensare’ allora l’inevitabile perdita secca della volonterosa società offertasi alla quale la spiaggia libera fu comunque sbalorditivamente affidata e che avrebbe dovuto gestirla con un disavanzo di 80.000 euro? L’amministrazione ‘Ponzanelli 1’ – continua la nota del Pd – le venne incontro con due mirate omissioni. La prima fu quella di non intervenire a reprimere l’attività di campeggio e parcheggio che la società affidataria esercitò per l’intera stagione nel retrospiaggia di proprietà di Marinella spa (ex Monte dei Paschi) nonostante la destinazione agricola di quell’area ne impedisse in modo assoluto l’impiego a campeggio/parcheggio come confermò per iscritto, anche in questo caso inascoltato, l’avvocato civico. L’anno precedente del resto la stessa amministrazione Ponzanelli aveva respinto le richieste di utilizzare quell’area a parcheggio formulate da una Cooperativa di balneatori e dalla Pubblica assistenza di Sarzana proprio sul presupposto che lo strumento urbanistico in vigore non consentiva quell’utilizzo. L’unico, risibile abbozzo di giustificazione comunale di quel macroscopico abuso fu… che la società affidataria si sarebbe potuta giovare di un permesso annuale, precario e non rinnovabile, che aveva ottenuto vent’anni prima il Monte dei Paschi! Un obbrobrio giuridico”.
“Ma la compiacente astensione dall’intervenire sul parcheggio – proseguono dal Partito democratico di Sarzana -non parve agli amministratori sarzanesi un gesto di riconoscenza sufficiente: fu consentito anche, sempre per l’intera stagione, di accordarsi con un attiguo noleggiatore di sdraio e di ombrelloni per trasformare parte rilevante della spiaggia libera comunale in uno stabilimento balneare a pagamento, alla faccia della natura ‘libera’ di quella spiaggia. E anche gli anni seguenti sono proseguiti sulla stessa falsariga: attivazione tardiva, mancanza di idee, soluzioni abborracciate e piene di inconvenienti, servizi scadenti, abusi reiterati, totale indifferenza per le sorti dei fruitori della spiaggia libera”.