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L'intervista di cds

Porto Venere, Sacconi: “Spinta dall’amore per il territorio e per la politica buona e sana”

Francesca Sacconi e i membri della "Lista La Civica"

E’ l’unico consigliere di opposizione uscente che si ricandida, e questa volta lo fa per la carica di sindaco. Francesca Sacconi, 45 anni, geometra, negli ultimi due anni è stata capogruppo dell’opposizione consiliare all’amministrazione guidata da Matteo Cozzani e per qualcuno era il nome sul quale il centrosinistra avrebbe dovuto puntare, ma col passare del tempo le cose si sono chiarite andando in un altro senso e portandola a presentarsi con una lista civica variegata.
Ecco le risposte che Sacconi ha dato alle dieci domande di CDS.

Qual è la ragione che l’ha spinta a candidarsi per la poltrona di sindaco di Porto Venere?
“Le ragioni sono l’amore per il mio comune e la politica, con la P maiuscola, che, avendola respirata fin da piccola, buona e sana, è diventata la mia passione. Sono pienamente convinta che, come diceva De Gasperi, essa è una missione ed io voglio viverla pienamente”.

Qual è stato il criterio con il quale ha composto la lista che la sostiene?
“Non ho cercato gli influencer che avessero seguito al solo scopo di accumulare voti, senza valutare se possedessero o meno le capacità di amministrare. Io ho contattato e conosciuto le persone valutandole in base alle loro capacità”.

Ha già in mente a chi assegnerebbe le deleghe che ritiene più importanti nella sua giunta, in caso di vittoria? Nel caso può fare qualche nome e indicare i relativi assessorati?
“Credo che questa curiosità non si possa soddisfare in quanto la lista è composta da 12 persone, ma soltanto 8 di esse formeranno la squadra di governo, per cui aggiudicare ruoli ora è prematuro”.

Valorizzazione e privatizzazione: sono questi i termini che maggiormente ricorrono da anni nelle questioni che riguardano i beni sull’isola Palmaria e altri asset del patrimonio pubblico. Qual è la definizione che scegliereste per l’operato dell’amministrazione uscente e perché?
“E’ arroganza perché in questi 10 anni hanno fatto i padroni in casa nostra. Hanno svenduto o dato in gestione beni simbolo della nostra comunità, basti pensare che si sono affittati una delle tre torri emblema del nostro Comune, oltretutto ad un canone ridicolo”.

Nelle ultime settimane il dibattito si è focalizzato sulla pratica del campo sportivo di Le Grazie e sul suo futuro. Qual è la sua posizione in materia?
“Sul campo da calcio vi è stata molta confusione per cui mi permetta di dilungarmi un po’ di più per fare chiarezza. La confusione è dovuta a due fattori: da una parte l’amministrazione uscente che ha deviato l’attenzione sull’unica cosa buona dell’intervento, ossia la messa in sicurezza del fosso Bacioni, per non focalizzarsi sull’aspetto nefasto, ovvero la privatizzazione e, quindi, raccontando solo una parte di verità, quella comoda e dall’altra parte alcuni candidati di una lista, che si vuole contraddistinguere per la grande esperienza, che continuano erroneamente a dichiarare che il campo sia già stato privatizzato. La verità è che, per ora, è stato dato soltanto l’incarico per eseguire i lavori di messa in sicurezza, su sollecito di un progetto sul campo da calcio presentato da parte di un privato; ovviamente se questa amministrazione proseguisse il proprio cammino si arriverebbe certamente alla privatizzazione e ciò è già scritto, tra le righe, nella delibera numero 54. Leggetela voi stessi e ditemi come si possa interpretare diversamente. Cito testuale: “Premesso che:- con nota prot. 19473 del 14/12/2022 è pervenuta proposta per la predisposizione di un progetto volto alla realizzazione e gestione di un centro sportivo con annessi parcheggi pubblici e privati nell’area del campo sportivo della frazione Le Grazie. Atteso che, al fine di perseguire uno sviluppo armonico del territorio dal punto di vista infrastrutturale e uno sviluppo turistico dello stesso, è intenzione dell’Amministrazione Comunale, nell’ottica della riqualificazione e potenziamento delle strutture sportive, procedere alla realizzazione dell’opera proposta”… Chiaro? Il progetto proviene da un privato e l’amministrazione si dichiara fin d’ora favorevole alla sua realizzazione. Se non significa privatizzare ditemi voi cos’altro possa significare.
La nostra posizione, come illustrato nel programma elettorale, è opposta a tutto ciò ed è quella di realizzare un campetto multifunzionale pubblico, un centro polisportivo pubblico ed il restante spazio adibirlo a parcheggio pubblico. Queste strutture saranno gestite in sinergia con le attuali associazioni locali”.

Quali sono i progetti o gli interventi che ritiene decisivi per la frazione di Fezzano? Come li metterebbe in atto?
“Per Fezzano è prevista, innanzi tutto, una maggiore attenzione alla parte alta, ad oggi completamente dimenticata; per quanto riguarda la marina, più controlli per i parcheggi dei residenti, creando una Ztl a loro dedicata, differente da quella attuale. Per quanto riguarda l’annoso problema del parcheggio del Dazio, non lo abbiamo voluto espressamente inserire nel programma, non perché non lo ritenessimo un progetto importante da attuare, ma semplicemente per non ingannare per l’ennesima volta gli elettori, in quanto se non si possiede, ad oggi, il nulla osta dell’Aeronautica Militare, nulla si può promettere o programmare. Sicuramente il primo passo che faremo sarà quello di contattare l’Aeronautica e cercare di ottenere il fatidico benestare che permetta, finalmente, la partenza di questo importantissimo progetto”.

Il turismo è l’asset principale del territorio, ma talvolta è anche visto come elemento di disturbo per la vivibilità dei borghi, come nel caso delle Cinque Terre. Come coniugare sviluppo economico ed esigenze dei residenti?
“Noi, in quanto residenti, viviamo costantemente sulla nostra pelle tutti i disagi a cui un turismo non organizzato come il nostro ci costringe; per tale motivo ci muoveremo per creare un turismo sostenibile ed equilibrato, per gli abitanti e per i nostri borghi. Parlando con i commercianti abbiamo constatato più volte che mentre Porto Venere era completa, Le Grazie e Fezzano pativano la carenza di turisti. Lavoreremo per armonizzare e dirigere noi il flusso turistico e non il contrario, come attualmente avviene”.

Turismo e barriere architettoniche. Come si potrebbe concretamente rendere fruibile a sempre più persone lo splendore del territorio del comune di Porto Venere?
“In passato era stato avanzato un progetto per raggiungere le parti alte del centro storico di Porto Venere e vi era stata una levata di scudi da parte di molti residenti che oggi, essendo invecchiati, o accusando problemi di deambulazione, sono le prime vittime di questa mancanza. Questo credo che sia il classico esempio che se non smettiamo di guardare al di là del proprio naso ed interesse personale e non iniziamo a muoverci uniti per un bene superiore, la nostra Comunità non crescerà mai e proprio il sindaco per primo deve dare il buon esempio lavorando non per le prossime elezioni, ma per il bene delle attuali e future generazioni”.

Se non fosse candidato e dovesse votare per uno degli altri tre pretendenti al ruolo di primo cittadino, chi sceglierebbe e perché?
“Io che non sono mai stata abbagliata dal miraggio Cozzani, non potrei cadere ora, pur con tutta la simpatia nei suoi confronti, nell’errore di valutazione sulla Sturlese, credendo che possa essere soltanto un sindaco donna d i Le Grazie e non capire che rappresenta la perfetta continuazione dell’amministrazione Cozzani, nel più classico stile gattopardesco del tutto cambi affinché nulla cambi.
Per quanto riguarda Negro, visto e considerato che mi ha più volte manifestato la propria disistima, umanamente non riuscirei a votarlo.
Infine, Vignudelli non lo prendo neppure in considerazione, prima di tutto perché un sindaco deve essere nato e vivere nel Comune in cui si candida; soltanto così si possono provare i sentimenti fondamentali per fare bene il proprio lavoro, ossia: amore, passione e spirito di appartenenza verso il territorio; inoltre, anche se avesse avuto queste caratteristiche, l’arroganza da lui dimostrata, in primis, con l’articolo di gennaio scorso in cui palesò la propria candidatura dove affermava che non voleva avere a che fare con alcun consigliere comunale in carica e poi l’arroganza dimostrata dai suoi candidati che per mesi hanno sostenuto la tesi che il voto alla mia lista sarebbe stato un voto perso, arrivando infine ad affermare che tutte le altre liste hanno candidati imbarazzanti; a mio avviso, ad oggi, di imbarazzante c’è solo il loro modo di fare campagna elettorale”.

Infine, un punto del programma o una caratteristica che gli altri candidati non hanno e che dovrebbe spingere gli elettori a sceglierla.
“Perché rispetto alle altre due liste antagoniste all’amministrazione uscente, sono certa di essere l’unica ad non averla mai né votata né sostenuta e di non aver mai avuto a che fare con organizzazioni che hanno avuto rapporti commerciali con le società riconducibili a Cozzani; sono, inoltre, l’unica che, ad oggi, non con le parole, ma con i fatti, ha contrastato questa amministrazione; gli altri non hanno ancora dimostrato di esserne così lontani, anzi, hanno tra le loro fila persone che fino a poco tempo fa hanno elogiato, sostenuto e in alcuni casi, anche fatto parte, dell’amministrazione Cozzani. In questi cinque anni tutti questi anticozzaniani non li ho mai visti, anzi, spesso prendevano le difese della maggioranza.
Mi rivolgo quindi a tutti i cittadini, anche a quelli che non hanno mai preso in considerazione di rivedere le proprie posizioni, mi rivolgo non al loro intelletto, di cui sono certa, ma al loro cuore, al loro buon senso ed al loro intuito; abbandonate i pregiudizi, i luoghi comuni e le banalità che ci nascondono la vera essenza delle cose, ripensate a quanto accaduto, e da me previsto, negli ultimi 5 anni e poi fidatevi di voi stessi e del vostro istinto… ora tocca a voi”.

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