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L'intervento del presidente del consiglio regionale

Rems, Medusei: “La struttura non può ospitare due persone pericolose, uno deve andare da un’altra parte”

Gianmarco Medusei

“La notizia che conferma l’arrivo nella Rems di Calice dell’uomo che ha ucciso due agenti a Trieste, dopo che è stato dichiarato anche in secondo grado di giudizio ‘totalmente incapace di intendere e volere’, giustamente preoccupa. Alla luce del fatto che alla stessa struttura è destinato anche Luca Delfino, l’uomo che nel 2007 uccise per strada a Sanremo la sua ex fidanzata, mi sento di dire che almeno uno dei due debba essere mandato altrove”. Interviene così  il consigliere regionale della Lega e presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei che in una nota prosegue: “Ci troviamo difronte a due autori di reato potenzialmente di alta pericolosità sociale e non si può, a mio parere, pensare di inserirli all’interno della stessa residenza dove attualmente mancano misure di sicurezza tali da far escludere un loro pericolo di fuga. Condivido le preoccupazioni dei cittadini delle zone limitrofe  e credo che anche per preservare l’incolumità di personale sanitario e non, l’unica soluzione attuabile nell’immediato, sia quella di destinare uno dei due a un’altra struttura. Ribadisco che sia necessario ripensare alle Rems a livello nazionale e soprattutto aumentare gli standard di sicurezza innalzando cancelli, installando telecamere per la videosorveglianza, usando anche dei braccialetti per la geolocalizzazione dei soggetti destinati alle residenze”.

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