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I controlli di ispettorato del lavoro e carabinieri

Tre lavoratori in nero in un ristorante di Marinella, sanzione e sospensione dell’attività

Stop anche per alcuni cantieri edili.

Nucleo tutela del lavoro dei Carabinieri
Immagine di repertorio

Prosegue l’attività di contrasto all’economia sommersa da parte degli ispettori del lavoro di Piazzale Kennedy e dei Carabinieri del Nucleo tutela del lavoro unitamente al Comando provinciale dell’Arma. In considerazione dell’inizio della stagione estiva, a livello nazionale è stata indetta una campagna di verifica mirata alle aziende del turismo, risultate in grande maggioranza regolari sotto il profilo delle assunzioni: in provincia della Spezia sono stati verificati due pubblici esercizi nel comune capoluogo e due pubblici esercizi a Sarzana, per un totale di 26 lavoratori occupati.

Le irregolarità sono emerse in un ristorante di Marinella, che occupava tre lavoratori in nero, con conseguente sospensione dell’attività e maxi-sanzione, oltre al recupero dei contributi. Nello stesso locale è stata accertata in un caso la mancata autorizzazione all’utilizzo di telecamere all’interno degli spazi comuni, mentre in un altro pubblico esercizio non era stata effettuata la manutenzione degli estintori antincendio.

Oltre al settore turismo, proseguono i controlli ai cantieri edili in tutta la provincia nell’ambito della campagna “110 e lode”: nelle scorse settimane gli ispettori del lavoro hanno riscontrato l’attività lavorativa di tre lavoratori in nero, di cui un clandestino di nazionalità albanese, in un cantiere di ristrutturazione nel territorio di Levanto, occupati da un’impresa italiana e da una ditta albanese. Nel comune di Ameglia, sui ponteggi di una facciata in rifacimento a Fiumaretta, gli ispettori hanno inoltre trovato due operai egiziani assunti da una ditta italiana senza alcuna copertura assicurativa. Nei giorni scorsi, infine, in zona Pagliari, in un cantiere attivo per la ristrutturazione di un appartamento turistico, al lavoro c’erano due operai, di cui uno di nazionalità marocchina sprovvisto di documenti. Poiché alla richiesta di spiegazioni i due operai assumevano un atteggiamento poco collaborativo, veniva richiesto l’intervento dei Carabinieri del NIL e del Comando provinciale, che procedevano alla successiva loro identificazione tramite banca dati, dalla quale risultava che uno di loro era sprovvisto di titolo di soggiorno. Anche nei cantieri edili sono scattati i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, per superamento del limite del 10 per cento di lavoro nero, oltre a varie prescrizioni in materia di sicurezza; nel cantiere di Fiumaretta sono stati inoltre adottati provvedimenti di prescrizione a carico del coordinatore per l’esecuzione.

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