L’ultimo incontro pubblico al quale ha partecipato si è tenuto ieri. Dai prossimi giorni guarderà a un’altra vita, nuova, “con una divisa diversa” come la definisce lui. E’ l’ispettore Rosario Izzo, dirigente della Polizia postale e delle telecomunicazioni degli uffici di Piazza Verdi ma il suo percorso parte da molto lontano quando la sua divisa portava i distintivi della Stradale. Una vita per la Polizia di Stato in mondo che è cambiato tanto dal 1982, quando cominciò a indossare la divisa tutti i giorni. Con quarantuno anni di carriera sulle spalle le cose da raccontare sono tante: combattere la piaga del cyberbullismo, stanare reati pedoporgnografici, scovare le ormai ben note truffe online di ogni genere dalle vendite fittizie, ai furti di identità, fino alle vacanze in posti inesistenti. Quando però Izzo parla della sua carriera, con il carisma che lo contraddistingue, raramente parla al singolare. Ha sempre una parola che valorizza il lavoro di “una famiglia intera” con la quale questa mattina, negli uffici di Piazza Verdi, ha condiviso un momento conviviale per stringersi un abbraccio sincero e cominciare a salutarsi perché dalla settimana prossima cambierà un po’ tutto… per tutti.
“Per me si aprirà un nuovo capitolo che fa parte della vita e lo guardo a quel modo – racconta Izzo a Città della Spezia, come un saggio che ne ha viste tante -. Ho concluso una fase, se ne apre un’altra e sono pronto ad accoglierla. Martedì prossimo comincerà e prometto che se sarà bel tempo andrò al mare, come dico sempre ‘aprirò l’ufficio al pontile delle Grazie’ (ride, NdR). Ho passato tantissimi anni in Polizia e quando sono arrivato alla Postale eravamo davvero pochi, i miei colleghi mi mancheranno tantissimo. Io credo fermamente nei valori della famiglia: che sia quella che ti costruisci oppure quella lavorativa. Io ho entrambe. Ma voglio assicurare tutti, non scompaio”.
E’ certo di non farlo perché l’ispettore ha già ricevuto proposte interessanti e di un certo livello. “Dalla Procura mi hanno chiesto di collaborare per il mio settore, ne sono chiaramente lusingato e ci sto pensando. Mi dedicherò sicuramente al volontariato e assieme a Croce rossa proseguirò il percorso di sensibilizzazione nelle scuole per aiutare i più giovani a comprendere cosa sono i reati informatici e il Cyberbullismo. Mi è sempre piaciuto stare in mezzo ai ragazzi e non voglio perderlo, continuerò a farlo indossando un’altra divisa. Il progetto è pronto e dovrà solo partire”.