“Il presidente del consiglio Medusei nel suo discorso celebrativo e nelle parole rilasciate a margine della seduta solenne ha espresso parole inaccettabili verso le donne e gli uomini che si sono battuti, anche a costo della vita, per liberare l’Italia dall’oppressione fascista e nazista affermando che tra costoro ‘ci fu chi si macchiò di orrendi crimini e rappresaglie’. Queste parole non possono essere derubricate a ‘frasi non appropriate’ o ‘dette male’, ma sono la conferma di quei tentativi della destra che cerca di parificare le due fazioni in lotta nell’Italia occupata dai nazisti, dimenticando volutamente che una parte lottava per riconquistare la libertà e l’altra si schierava al fianco di una dittatura che aveva privato i cittadini della libertà. Abbiamo chiesto anche in aula, attraverso un ordine del giorno sottoscritto da tutta l’opposizione, ma che è stato bocciato, le dimissioni del presidente del consiglio regionale Medusei, perché pensiamo che non sia all’altezza del ruolo che rappresenta. Quanto è accaduto è uno sfregio alla storia e alle istituzioni. Le sue non sono state parole espresse ‘male’, ma la chiara rappresentazione di un’idea che questa destra ha e vuole far passare della Resistenza. Le celebrazioni del 25 aprile sono destinate al ricordo delle donne e degli uomini che hanno lottato per riaffermare in Italia i valori della democrazia”. Lo affermano in una nota i gruppi consiliari in Regione di Partito democratico, Movimento cinque stelle, Lista Sansa e Linea condivisa.
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