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Sit-in al san bartolomeo

Guccinelli: “Salvare l’Ospedale prima di tutto”

Il candidato del centrosinistra: "Ponzanelli si proietta nel futuro perché non ha le carte in regola per affermare quello che ha fatto fino a ora. Sono colpevoli di girare lo sguardo dall’altra parte quando conviene, fregandosene dei più fragili".

Manifestazione di Guccinelli al San Bartolomeo

Si è tenuto ieri mattina il sit-in di protesta contro le condizioni attuali dell’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana organizzato dal candidato di centrosinistra Renzo Guccinelli e gran parte dei candidati in lista con lui alle prossime elezioni comunali. “Ringrazio tutti i presenti, anche questa volta siamo in tanti uniti a difesa del diritto più importante di tutti: il diritto alla salute. Dobbiamo fare di tutto per garantire la sanità pubblica. Salvare l’Ospedale prima di tutto! – ha esordito Renzo Guccinelli –. Sto girando tanto in queste settimane e tra i nostri concittadini c’è grande preoccupazione che riguarda il sistema sanitario, la capacità di potersi curare ancora a Sarzana, la possibilità di poter fare affidamento su un sistema sanitario pubblico. Chi dice che strumentalizzo la salute dei cittadini sbaglia, vada a parlare con i sarzanesi, e si renderà conto che è un’esigenza reale, concreta. Salvaguardare le prestazioni sanitarie è una preoccupazione legittima perché il sistema sanitario e ospedaliero della nostra città e della nostra provincia vive un momento di crisi profonda, il peggiore degli ultimi anni. Chi ci governa da diverso tempo ormai, è riuscito nella straordinaria impresa di creare tre non ospedali: il Felettino non si sa quando ci sarà e quanto ci costerà, il Sant’Andrea è fatiscente e il San Bartolomeo è svuotato”. Nel corso dell’incontro Guccinelli ha rinnovato ancora una volta l’invito alla sindaca uscente a confrontarsi in un dibattito pubblico: “Che Ponzanelli si assuma le responsabilità di quello che non ha fatto. Ha guardato per anni che il San Bartolomeo venisse smantellato a poco a poco e ora parla di futuro per l’Ospedale e molto altro, ma con quale credibilità? Basta fare un semplice confronto tra quelle che erano le funzioni che svolgeva il San Bartolomeo cinque anni fa e quelle di ora. Cito un solo dato: – 60 posti letto in tre anni. C’è una volontà chiara e forte, non mi stancherò mai di dirlo: il centrodestra vuole privatizzare la sanità! Far curare chi ha i soldi, di tutti gli altri se ne frega. Inutile girarci intorno. Ma Ponzanelli è brava a nascondere quello che non ha fatto. In genere quando il sindaco uscente si presenta una seconda volta indica le linee per il futuro ma soprattutto rivendica il suo operato fatto fino a quel momento. ‘Ancora più futuro’, dice la sindaca, si proietta nel futuro perché non ha le carte in regola per affermare quello che ha fatto fino a ora”.

Non solo sanità il tema trattato ieri mattina, ma anche la situazione del settore dei servizi sociali. “Dal 2 maggio ci saranno solo 2 assistenti sociali, quando il nostro Comune per legge ne dovrebbe avere 5 e li pagherebbe lo Stato. Perché Ponzanelli non assume adesso? Un settore fondamentale come l’assistenza sociale ai giovani, ai bambini non merita l’attenzione di Ponzanelli come dimostra il fatto che oggi ben 200 minori sono seguiti da una sola assistente sociale che per di più andrà in pensione nei prossimi giorni”.

Ad avvalorare le sue dichiarazioni, Guccinelli ha mostrato ai presenti tre lettere che dimostrano come da mesi chi gestisce i servizi sociali abbia segnalato alla sindaca questa situazione di grande difficoltà, senza ricevere risposta. “C’è voluta la polizia per avere le lettere, e già questo dimostra quanta trasparenza ci sia in questa giunta. Sono tutti colpevoli, colpevoli di girare lo sguardo dall’altra parte quando conviene, fregandosene dei più fragili”. Infine Guccinelli dichiara di assumersi un impegno importante a difesa della salute pubblica: “È vero che a Sarzana oggi non si nasce più, ma c’è qualcosa di più grave: oggi a Sarzana non ci si cura più! Il giorno dopo dalle elezioni, quando tornerò in Comune da vincitore, la prima cosa all’ordine del giorno sarà la sanità e il nostro ospedale! Il Piano Sanitario regionale approvato ieri da Cal è fatto talmente male che molti sindaci del centrodestra non l’hanno votato. Il nostro Comune invece sì, perché della sanità pubblica se ne infischia. Per chi amministra oggi Sarzana, solo chi paga è degno di cura”.

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