Un grande gioco di squadra che ha coinvolto forze di polizia, enti di assistenza, associazioni del territorio. Si può dire che il primo giorno di sperimentazione del senso unico di marcia sul sentiero Azzurro, abbia funzionato. L’iniziativa, messa in pratica dal Parco delle Cinque Terre specificatamente per i “ponti” di primavera, mira a decongestionare il percorso più battuto, quello che collega i borghi di Monterosso e Vernazza. Predisposto un solo ingresso da Monterosso verso Vernazza, dalle 10 alle 14. Un test soddisfacente che conferma la bontà del metodo applicato sulla base dei monitoraggi che erano stati raccolti nel recente weekend di Pasqua. I passaggi sono rimasti entro i numeri stabiliti nel rispetto della capacità di carico e per consentire una fruizione piacevole e ordinata lungo il tratto: “Dal monitoraggio delle entrate e delle uscite siamo riusciti a stare sempre al di sotto dei 600 passaggi – spiegano dal Parco -, di fatto il senso unico ha permesso di controllare i numeri”.
Con l’organizzazione dei presidi coordinati dall’ente di Via Discovolo per guidare il flusso in un’unica direzione, gli attori in campo hanno potuto svolgere con serenità il proprio lavoro: dare informazioni, controllare l’abbigliamento indossato ma anche il comportamento adeguato al percorso, consentendo ai visitatori di godere a pieno della sua bellezza. La collaborazione e il coordinamento ha consentito un flusso di comunicazione costante e capillare, il presupposto ideale per non farsi trovare impreparati in caso di emergenze o criticità. Riscontro positivo anche dai centri accoglienza del Parco dove le persone sono arrivate già informate o comunque ben disposte a seguire i consigli del Parco. Hanno collaborato fattivamente alla buona riuscita della giornata, il reparto Carabinieri Parco Cinque Terre, le Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia della Spezia, l’Associazione nazionale Carabinieri, il CAI, il Soccorso Alpino e gli instancabili addetti all’accoglienza e info del Parco del Consorzio ATI 5 Terre.