Apparecchi elettrici, elettronici come elettrodomestici, computer, carica batterie e smartphone. Alcuni contengono anche metalli preziosi ma quello che molti non sanno è che elementi del genere non solo diventano pericolosi per l’ambiente ma anche per la salute. Parte da qui il progetto, in due fasi, presentato questa mattina a Palazzo civico, dal Comune della Spezia, Iren e Acam e finanziato dal Centro di Coordinamento Raee.
Tutto parte da uno slogan “Fai la scelta giusta per l’ambiente: differenzia i tuoi Raee” che si suddivide in due fasi: la prima è già cominciata e servirà ad educare i ragazzi delle scuole a riconoscere le tipologie diverse di questo rifiuto anche con il posizionamento dei raccoglitori, la seconda guarda agli adulti, in particolare, a quelli che ancora non hanno afferrato che gettare in un bosco una lavatrice non è la scelta giusta. Affrontando la questione da un punto di vista operativo: saranno posizionati in città degli ecobanchetti che attraverso attività particolari e gadget in plastica riciclata, forniranno ai cittadini anche del materiale informativo come brochure anche in formato poco più grande di un biglietto da visita. A illustrare questi dettagli è stata Martina Ambrogio del Consorzio Raee.
Una domanda a questo punto nasce spontanea: dove peccano gli spezzini? Alcuni concittadini hanno abbandonato i cosiddetti “grandi bianchi” come le lavatrici, abbandoni poi anche per condizionatori e climatizzatori. Gli organizzatori del progetto dunque hanno deciso di accompagnare i cittadini in questa scelta. Da ricordare anche che, qualche anno fa, località incantevoli come il Parodi sono state oggetto di abbandoni di ogni genere con i Raee al primo posto.
“La mentalità è cambiata anche tra i cittadini, sono più sensibili e non perdono occasione per segnalare situazioni di abbandono – ha detto il sindaco Pierluigi Peracchini -, la situazione è ben diversa rispetto al passato: se un tempo si sarebbe potuta fare una mappa di queste situazioni, oggi, possiamo dire che gli episodi sono sporadici. Abbiamo fatto un grande lavoro, anche con l’ausilio delle telecamere. Ad oggi è stato raggiunto l’80% di raccolta differenziata: il prossimo obiettivo è il 90%. Lavoriamo sempre per migliorare l’equilibrio del nostro ambiente, per evitare inquinamento, malattie e per avere un territorio più pulito. Inoltre con la raccolta differenziata possiamo continuare a diminuire la Tari, che ad oggi è la più bassa delle città simili alla Spezia e di tutta la Liguria, ma per farlo serve l’impegno di ognuno di noi”.
Tra i dati emersi in conferenza anche l’aumento delle telecamere, in ambito rifiuti e raccolta. “Ne saranno installate altre 50 – ha dichiarato l’assessore Kristopher Casati -. Molti ingombranti vengono ancora abbandonati e questa campagna aiuterà a conferirli meglio, abbiamo un problema sui climatizzatori e i grandi bianchi. Sono in campo tutti i servizi necessari per raccoglierli e vogliamo incentivare le persone a differenziarli correttamente. Il 27 aprile approveremo le nuove tariffe della Tari e ci sarà un’ulteriore riduzione. In cinque anni per lo smaltimento abbiamo risparmiato 2.5 milioni di euro, eravamo al 62 per cento e siamo balzati quasi all’80. Facendo un confronto con altri capoluoghi di provincia, si paga fino al 185 per cento in meno rispetto a Genova e per le utenze domestiche il 46 per cento in meno. Su raccolta e smaltimento è stato fatto un lavoro straordinario nell’indifferenziato, è quello che ricade sulle tasche dei cittadini. Ora dobbiamo lavorare di fino e valorizzare i materiali valorizzabili”.
Cristiano Lavaggi consigliere di amministrazione gruppo Iren S.p.a si è focalizzato sull’importanza della campagna: “Spesso non riesco a spiegarmi come mai nascano le discariche abusive nel momento in cui ci sono i servizi gratuiti per la raccolta e lo smaltimento. A mio avviso non c’è l’educazione allo smaltimento del rifiuto. Questa campagna di comunicazione, associata alla condivisione con le scuole, sarà di grande aiuto. Se la differenziata è fatta bene migliora tutto un ciclo che favorisce l’azienda, il Comune e di conseguenza il cittadino che ne beneficia”.
Marco Fanton direttore di Acam Ambiente ha aggiunto: ” Come azienda possiamo usare strumenti quali la campagna ‘Fai la scelta giusta per l’ambiente: differenzia i tuoi Raee’ per divulgare al meglio quei concetti che nei tavoli operativi sono chiarissimi, ma che devono raggiungere i cittadini. Partire dalle scuole è importante e non abbandonare i rifiuti deve essere un comportamento naturale”.
Fanton si è focalizzato su quanti materiali Raee vengono raccolti in un anno: “Delle circa 100mila tonnellate di rifiuti raccolti all’anno raccolte, i Raee sono mille, l’uno per cento. Abbandonarli è pericolosissimo, invece se vengono smaltiti correttamente possono essere reinseriti nel circuiti dei costruttori che hanno realizzato l’oggetto originale. Alla Spezia sulla differenziata è stato fatto tantissimo raggiungendo standard elevati: ora questi dati vanno mantenuti”.