“29+2 Maestri dell’Arte Italiana” è il titolo della nuova mostra che l’associazione culturale Startè inaugura sabato 22 aprile alle ore 18.00 alla sede di Piazza Europa 16 alla Spezia.
“Dopo le due mostre dedicate a Giuseppe Caselli e Gino Bellani in cui è stata impegnata nell’inverno scorso l’attività espositiva della nostra associazione, dando così memoria di come siano stati protagonisti nel secolo scorso i due maestri spezzini – dichiara Paolo Asti, presidente di Startè -, è ora la volta di una mostra con cui vogliamo raccontare, per quanto possibile, quel che è accaduto nella pittura italiana dal secondo ‘900 ai giorni nostri. Abbiamo quindi deciso di esporre un’opera ciascuno di: Giuseppe Amadio, Rodolfo Aricò, Mirko Baricchi, Gino Bellani, Pietro Bellani, Aldo Bergolli, Gianni Bertini, Gastone Biggi, Remo Brindisi, Eugenio Carmi, Giuseppe Caselli, Marco Casentini, Bruno Ceccobelli, Riccardo Cusmaroli, (Edoarda Emilia Maino) Dadamaino, Giovanni Frangi, Vincenzo Frunzo, Marco Lodola, Mino Maccari, Paolo Masi, Luigi Montanarini, Gultiero Nativi, Ercole Pignatelli, Lamberto Pignotti, Maria Questa, Roberto Rocchi Emilio Scanavino, Orfeo Tamburi, Giuliano Tomaino, Ernesto Treccani, Francesco Vaccarone; così da compiere un viaggio a volo d’uccello, dal figurativo all’informale, dal pop alla poesia visiva, dalla sperimentazione all’avanguardia italiana. Leggendo i nomi degli artisti presenti, tra cui anche una selezione di artisti del nostro territorio, si comprende come il titolo faccia riferimento al fatto che soltanto nei casi di Dadamaino e Questa, le opere esposte sono state realizzate da donne a cui, in modo diverso, viene reso omaggio”.
“Siamo consapevoli – conclude Asti, curatore della mostra -, che mancano all’appello molte altre grandi personalità che, nello stesso periodo, hanno segnato l’arte italiana. Proprio per questo ci impegneremo in modo da colmare questo limite con un’altra mostra in programmazione nel prossimo autunno”.
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