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Doriano saracino

Il garante dei diritti dei detenuti in visita alla Rems di Calice

La Rems di Calice al Cornoviglio
La Rems di Calice al Cornoviglio

Lunedì scorso il garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Liguria, dott. Doriano Saracino, ha fatto visita ai pazienti della Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di ASL5 in località Santa Maria Le Cassorane, comune di Calice al Cornoviglio. Il garante (istituito presso il ministero della Giustizia dal decreto-legge 23 dicembre 2013 n. 146) è un organo di garanzia indipendente dei diritti fondamentali delle persone in stato di detenzione o internamento, con potere di controllo sui luoghi di privazione della libertà personale, grazie al quale i pazienti possono esternare eventuali richieste soprattutto in caso di evidente compromissione dei diritti previsti dall’ordinamento italiano.

Dopo aver incontrato per Asl5 il direttore generale Paolo Cavagnaro, la direttrice socio sanitaria Simonetta Lucarini e la responsabile coordinatrice funzionale Elisabetta Olivieri per raccogliere informazioni sulla mission della Rems e sull’accoglienza rivolta agli ospiti, Saracino si è intrattenuto in colloqui con i pazienti durante i quali ha ascoltato le loro percezioni e avuto informazioni sulle modalità di collaborazione con il personale sanitario presente in struttura. Contestualmente ha potuto anche rilevare la recente implementazione della messa in sicurezza della Rems che consiste nello specifico nel potenziamento del sistema di videosorveglianza grazie a due monitor di 50 pollici e all’attivazione di password per l’accesso; nell’installazione di offendicoli che impediscono lo scavalco della recinzione interna; nell’ampliamento del servizio di guardianaggio con un’unità in più nella fascia diurna (8/20); nell’apertura delle serrature a codici delle porte con badge.

Inaugurata il 9 giugno e attivata il 4 luglio 2022, la Rems di Calice al Cornoviglio fino ad oggi ha ospitato 21 pazienti sottoposti a misure detentive perché socialmente pericolosi e incapaci di intendere e volere nel momento della commissione del reato. Si tratta di persone provenienti da quasi tutte le regioni italiane con un elevato indice di turn over di copertura dei posti letto. Dei 21 pazienti ospitati fino ad oggi, quattro sono rientrati presso le Rems di competenza territoriale, tre3 presso le comunità terapeutiche individuate dopo condivisione del percorso tra l’equipe della struttura e i Dsm (Dipartimento di salute mentale) della regione di appartenenza, uno è in libertà vigilata.

“Ringrazio moltissimo il dott. Saracino per questa visita – le parole del direttore Cavagnaro -: la sua presenza è stata molto importante per i pazienti e ha offerto agli operatori la possibilità di un riscontro rispetto al lavoro che stanno svolgendo con queste persone. Il mio grazie va anche all’equipe sanitaria che qui opera con grande impegno e professionalità nel prendere in carico i pazienti al fine di stabilizzarli dal punto di vista clinico e riavvicinarli poi al territorio di origine in tempi relativamente contenuti come dimostrano i dati”.

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