LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
La cronaca del match

Rigore ed espulsione. La Lazio specula sugli episodi e ci costruisce una larga vittoria

Niente da fare contro la squadra più in forma del momento che pure aveva dovuto difendersi per tutta la prima mezz’ora, davvero ben giocata dagli aquilotti: la traversa di Bourabia e il colpo di testa a lato di Nzola potevano far andare la partita in altra maniera ma così non è stato e alla lunga la qualità ospite è emersa insieme agli episodi che ancora una volta tradiscono i bianchi. Il rigore di Ampadu, contestatissino, apre la strada alla goleada degli ospiti. Lo Spezia non smetterà mai di giocare, di proporre e di attaccare e questa deve essere la base di partenza per le prossime partite. Bene Esposito in regia, conferma per Wisniewski dietro mentre Ampadu, espulso per un secondo giallo che ha lasciato lo stadio letteralmente di stucco: il gallese salterà la sfida contro la Sampdoria.

SPEZIA-LAZIO 0-3
Marcatori: 35’pt rig. Immobile, 8’st Anderson, 44’st Marcos Antonio


SPEZIA
(4-3-3): Dragowski; Amian, Ampadu, Wisniewski, Nikolaou (16’st Reca); Bourabia (16’st Agudelo), Ekdal, Esposito; Gyasi (16’st Maldini), Nzola, Verde (31’st Shomurodov). A disposizione: Zoet, Marchetti, Ferrer, Caldara, Sala, Kovalenko, Cipot, Krollis. Allenatore: Leonardo Semplici.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi (33’st Marcos Antonio), Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (23’st Pedro), Zaccagni (42’st Cancellieri). A disposizione: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Casale, Radu, Gila,, Romero, Lazzari, Bertini, Basic, Fares. Allenatore: Maurizio Sarri.

Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia
Assistenti: Marco Bresmes (Bg) – Mattia Scarpa (Re)
Iv uomo: Alberto Santoro di Messina
Var: Di Paolo di Avezzano
Avar: Ayroldi di Molfetta
Ammoniti: Gyasi, Ampadu, Cataldi, Marcos Antonio, Romagnoli, Marusic
Espulso: 39’st Ampadu per doppia ammonizione
Recupero: 5’(pt), 3’(st)
Spettatori: 9500
Totale incasso 187769€

PRE-PARTITA
20.15 – Un pomeriggio decisamente poco edificante per via degli incidenti occorsi a partire da metà pomeriggio nella zona pedonale che dal centro storico porta alla stazione ferroviaria. A ben guardare qualcosa di molto simile a quello che accadde un anno fa, peraltro nella medesima zona della città: questa volta però si è andati oltre con tre feriti e un tifoso in stato di fermo. Ripristinata la calma da parte delle forze di polizia intervenute, la parola adesso va al campo con la speranza che non sia solo l’antipasto di altri episodi nel corso e sopratutto dopo lo svolgimento del match.

20.30 – Le squadre sono già in campo per le operazioni di riscaldamento: nell’undici di partenza c’è anche capitan Immobile, uno che quando vede lo Spezia segna sempre e che Sarri recupera proprio per la gara di stasera. Dalla parte delle aquile bianche maglia da titolare per Salvatore Esposito che condividerà la regia con Ekdal mentre Wisniewski agirà accanto ad Ampadu con Nikolaou ancora sulla sinistra. In attacco, ai lati di Nzola, ci sono Gyasi, premiato per le 100 presenze in serie A tutte in maglia bianca, e Verde.

PRIMO TEMPO
Serata decisamente frizzante e non soltanto per una questione climatica visto che è una serata primaverile quanto per gli episodi del pre-partita, lontani dallo stadio Picco. Contro una Lazio che nel 2023 ha perso una sola partita, serve coraggio e qualità, giocare senza paura e con grande attenzione cercando di gestire il possesso il più a lungo possibile. Le premesse in verità rispettano le speranze perché l’inizio aquilotto è carico di buone intenzioni: trema dopo soli 120” sulla bellissima conclusione di Bourabia, finalizzatore di un’iniziativa partita col break in mediana di Ekdal che serve al centrocampista marocchino un filtrante da calciare in corsa. Buonissimo l’impatto sul match degli aquilotti che tengono il pallino del gioco obbligando la Lazio a difendersi. Prima annotazione tattica: Esposito gioca a uomo su Milinkovic Savic quando il centrocampista capitolino fa partire l’azione. Ma il regista di Castellammare fa vedere ottime cose anche in fase di costruzioni con due ottime aperture che denotano personalità acquisita. Il coraggio aquilotto non è effimero e produce occasioni oltreché un discreto possesso della sfera. Al 12’ altra grande chance per i padroni di casa, questa volta costruita sulla fascia sinistra: il cross scodellato al centro di Bourabia, dopo uno scambio con Gyasi, è un cioccolatino per Nzola che la schiaccia in porta a tre metri dalla linea di porta, senza riuscire ad inquadrare lo specchio. Mani nei capelli, è un gol divorato.

 

Ampadu

 

Dominio Spezia: una traversa e una grande occasione divorata da Nzola. La Lazio traballa ma resta in piedi.
La Lazio dopo aver subito l’iniziativa dello Spezia, mette il muso avanti al 20’ su uno scambio in velocità grazie al quale Immobile si trova a tu per tu con Dragowski: il bomber napoletano cerca di scavalcare il portiere polacco senza riuscirci poi si butta a terra senza un perché alla ricerca di un contatto che non c’è. Lampi di Lazio ma Spezia in partita, corto nei reparti e accorto tatticamente soprattutto quando si azionano le corsie esterne, dove Lazzari e Felipe non hanno certo bisogno di presentazioni. I biancocelesti avevano già bussato dalle parti di Drago pochi secondi prima con un tiro al volo di Anderson su cross di Zaccagni, respinto da Ampadu con il corpo.

 

Dragowski in uscita

 

Alla Lazio basta il solito episodio: un rigore contestantissimo.
Al 35’ l’episodio che cambia la partita: Milinkovic salta di testa e spizza alla perfezione per Anderson che vola verso la porta, approfittando dell’avanzata di Nikolaou, Ampadu sceglie il tempo giusto per la scivolata che toglie la palla dai piedi al fantasista laziale ma per l’arbitro lo tocca prima di giungere sulla sfera e decreta il rigore. Irrati non va nemmeno a vederlo al Var e non è previsto che venga chiamato a meno che non emerga chiaramente che non ci sia nessun contatto. Proteste vibranti ma non c’è niente da fare: Immobile fa centro ma per l’ennesima volta lo Spezia recrimina in una partita che la vede dominante e che la vedrà riprendere a giocare come se niente fosse anche dopo quel penalty. Su un’azione insistita Nzola si ritrova fra i piedi quasi per caso una palla vagante: la sua girata però finisce con un tiro masticato. Il primo tempo si chiude con un ignobile lancio di torce dal settore ospiti all’attiguo settore Piscina riservato ai tifosi di casa ma anche in campo tanto che Provedel prega di smetterla. Dopo 5’ di recupero finisce il primo tempo: da mettere in cronaca una grande occasione per gli ospiti con pallone letteralmente ciccato da Immobile, a Dragowski virtualmente battuto. Ladri, ladri, urla la tifoseria spezzina, l’episodio del rigore non è stato digerito e arriva dopo tanti precedenti “sfortunati” contro la squadra romana.

 

Uno dei fumogeni tirato in campo dai tifosi laziali

 

SECONDO TEMPO
Al 4’ palla geniale di Milinkovic che aziona Anderson che ci prova col destro appena entrato in area trovando pronto Drago per una parata centrale. Se il buongiorno si vede dal mattino, quel gol su rigore è servito tanto alla Lazio, entrata in campo con un’altra mentalità dopo un primo tempo di grande difficoltà, attutita dal vantaggio e dagli ultimi minuti della prima frazione. E all’8’ i giocatori di Sarri mettono la gara in cassaforte con una ripartenza collettiva che coinvolge Immobile, Luis Alberto e infine Anderson che calcia forte e buca Dragowski: gara in discesa per Sarri.

 

Il primo gol della Lazio

 

Sullo 0-2 lo Spezia non rinuncia a giocare. Provedel chiude baracca sulla grande conclusione di Ekdal.
Lo Spezia ha un atteggiamento encomiabile perché non smette di provarci e al 13’ va vicino al gol che riaprirebbe tutto ma Provedel si allunga sulla destra e toglie dal sacco la conclusione forte e angolata di Ekdal. Stasera non basta, la Lazio ringrazia il suo portiere che fa una gran parata. Semplici cambia interpreti, in un solo slot fa tre sostituzioni come a voler dare un messaggio alla squadra: dentro Reca, Agudelo e Maldini per Nikolaou, Bourabia e Gyasi, poco più tardi uscirà fra i fischi Immobile per Pedro. La gara ha perso ritmo e per ravvivarla servirebbe un lampo ma ora il palleggio della Lazio è efficace, quasi irridente per i bianchi che a questo punto fanno quello che possono.

 

Drago in uscita su Immobile

 

Tris servito ma a Irrati non basta: fuori Ampadu per doppia ammonizione.
Al 32’ ci pensa Dragowski a togliere dall’angolino il piattone sontuoso di Anderson: un tuffo spettacolare che supera per bellezza la già splendida conclusione del 7 laziale. Il tempo passa e la gara ha più poco da raccontare ma ci pensa Irrati a ravvivarla espellendo Ampadu per doppia ammonizione: una decisione insensata perché il gallese colpisce l’avversario calciando la palla. Ma non c’è nulla da fare e sopratutto il forte difensore britannico non ci sarà a Genova con la Sampdoria. La parola fine sulla serata la metterà Marcos Antonio in contropiede con una volata irresistibile e fortunata perchè riesce addirittura a saltare Dragowski approfittando del tocco di Agudelo che finisce per essere un passaggio che lo lancia verso la porta. E’ una sconfitta numericamente severissima per lo Spezia che ha la grande pecca di non segnare all’inizio: la sbavatura dalla quale partita l’azione del rigore fa parte del gioco ma quando si crea, soprattutto contro una Lazio, bisogna concretizzare.

Più informazioni
leggi anche
Scontri in centro città prima di Spezia-Lazio
Una decina
Primi identificati per gli scontri tra ultras pre Spezia-Lazio, inquirenti proseguono vaglio delle immagini