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Montereggio

Premio “Il fumetto nella gerla”, ecco i cinque finalisti

Premio il Fumetto nella Gerla, la cinquina finalista 2023
Premio il Fumetto nella Gerla, la cinquina finalista 2023

Totò, L’erede di Don Chichotte di Fabio Celoni – Panini Comics; Isole di Lorenzo Palloni – Saldapress; Quaderni Ucraini. Diario di un’invasione di Igort – Oblomov Edizioni; Venere privata. La prima indagine di Paolo Bacilieri – Oblomov Edizioni; La Gabbia di Silvia Ziche – Feltrinelli Comics. Questi i finalisti del premio Fumetto nella Gerla promosso dal festival Nuvole a Montereggio. Il Fumetto nel Paese dei Librai, giunto alla quarta edizione. Lo hanno annunciato la direzione artistica, composta da Matteo Stefanelli e Filippo Conte e il presidente del Comitato Organizzativo del Festival Sandro Fogola. “Si tratta – dichiarano in una nota – del primo e unico premio, in Italia, selezionato e assegnato dai librai, cioè da coloro che conoscono bene il gusto del lettore. Per questo, la cinquina selezionata, ha dato un risultato libero da ogni interpretazione pre-confezionata”. L’organizzazione ringrazia Il Comitato professionale composto da 70 librerie tradizionali e del fumetto appartenenti: all’Associazione Librai Pontremolesi, all’Associazione Librerie del Fumetto Italiane (ALF), da 5 librerie associate della Fiera del libro di Genova e da 10 librerie non iscritte alle soprascritte associazioni.

I cinque finalisti visti da vicino

Totò, L’erede di Don Chichotte di Fabio Celoni – Panini Comics nasce da un soggetto originale degli anni ’40 di un film mai realizzato dal grande Totò. Un “film perduto”, un soggetto cinematografico originale scritto a più mani da grandi sceneggiatori del passato come Antonio Pietrangeli, Cesare Zavattini e Lucio Battistrada che Fabio Celoni ha ritrovato questi materiali del 1948 e ha deciso di realizzarne un fumetto per omaggiare Totò, avvalendosi inoltre della collaborazione della nipote dell’attore Elena Anticoli De Curtis, curatrice della postfazione del volume.

Isole di Lorenzo Palloni – Saldapress descrive un mondo reale, spietato e sincero, calandoci in un racconto di guerra dai toni noir. All’indomani della costruzione di un’utopia che tuttavia cela verità da nascondere con ogni mezzo. Un’opera che è un ritratto e una critica sociale che racconta il crollo di una piccola società solo apparentemente democratica e perfetta che può sopravvivere solo rinunciando a se stessa.

Quaderni Ucraini. Diario di un’invasione di Igort–Oblomov. Igort, leggenda del fumetto italiano affronta un tema difficile, come la guerra, senza mai cadere in banalità. Cancella ogni pregiudizio arrivando direttamente al cuore, commuovendo il lettore e conducendolo a comprendere che la quotidianità, in Ucraina, non esiste più. Igort propone un’accurata e precisa raccolta di testimonianze dirette e sincere, precisamente inserite nel contesto degli avvenimenti del presente e nella ricomposizione del passato. Un fumetto i cui protagonisti non sono invincibili supereroi ma persone comuni.

Venere privata. La prima indagine di Paolo Bacilieri – Oblomov Edizioni. Adattamento a fumetti dell’omonimo romanzo noir di Giorgio Scerbanenco, ambientato nella Milano criminale degli anni sessanta. Alberta, una giovane commessa, viene trovata morta. Duca Lamberti, un ex medico radiato dall’Ordine per aver aiutato un’anziana paziente a morire, dopo tre anni trascorsi in carcere ha bisogno di lavorare. Accetta così di prendersi cura del figlio alcolizzato di un ricco imprenditore. Due vicende che si intrecciano e che gli autori svelano passo dopo passo, attraverso la scomposizione delle tavole e l’alternanza dei punti di vista.

La Gabbia di Silvia Ziche – Feltrinelli Comics. Una storia personale e universale che unisce dramma e commedia, dove l’autrice si esprime in prima persona per raccontare il difficile legame con la madre. A soffrire si impara e l’infelicità è un’arte che si apprende fin da piccole, grazie all’insegnamento di chi ci ha precedute. Antenate, nonne, zie, prozie si snodano in una processione che arriva da lontano, ognuna con il proprio fardello, fino a chi ci è più vicino: la madre. Una madre svalutante e glaciale per Serena, protagonista di questa storia ispirata al vissuto dell’autrice. Alla ricerca di una forma di salvezza, Serena recide i legami con la famiglia, il passato, gli amici, il paese dell’infanzia pieno di ricordi. Fino a quando quella madre terribile muore e la figlia dopo una lunga assenza ritorna. Senza perdere l’ironia e l’acume tipici del suo stile, Silvia Ziche si misura con il suo primo libro fuori dai confini dell’umorismo, condividendo una storia privata eppure capace di parlare a quella parte indifesa, nascosta in molte e molti di noi.

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