Dopo i disagi, l’attenzione mediatica nazionale, le considerazioni che si ripetono ormai ciclicamente, domani la questione del sovraffollamento di turisti alle Cinque Terre sarà al centro di un Consiglio direttivo straordinario del Parco e di un incontro con la Regione, con l’obiettivo di trovare soluzioni concrete a una situazione che è riesplosa in tutta la sua criticità nei tre giorni di Pasqua. “Nel Consiglio siedono tutti i sindaci – spiega il direttore dell’ente Patrizio Scarpellini – sarà quindi un momento di confronto e condivisione di strategie e azioni da mettere in piedi sul territorio. Ogni sindaco deve affrontare delle problematiche e il nostro compito è di capirle per portare una voce unitaria al tavolo con la Regione, in modo da avere un supporto per gestire gli ingressi che arrivano soprattutto in questi periodi”.
Nei tre giorni pasquali infatti le carte multiservizio del Parco sono aumentare del 12% rispetto al 2019 – anno del boom – e sono state superiori anche a quelle distribuite l’anno scorso quando c’era stata la piena ripresa dei flussi dopo la pandemia. “Questo – prosegue Scarpellini – ci fa capire che non dobbiamo abbassare la guardia e impegnarci per la gestione dei flussi che vanno a interessare la rete sentieristica che è quella che ci riguarda direttamente visto che abbiamo riscontrato un forte aumento delle presenze. Si tratta di una rete difficile e impegnativa, che non può essere affrontata come un semplice sentiero di pianura ma richiede invece abbigliamento, preparazione e attrezzature adeguate. Su questo fronte siamo già impegnati in vista del ponte del 25 Aprile nel quale moltiplicheremo le forze affinché all’ingresso del Sentiero Azzurro – ma non solo quello – ci siano Guardie Ecologiche volontarie e personale del Cai per verificare che le persone indossino calzature idonee. Un impegno ulteriore sotto il profilo della sicurezza perché se non regoliamo i flussi d’accesso rischiamo di avere incroci di gruppi e persone che possono creare situazioni di panico e difficoltà come è accaduto sabato con il malore di un turista che ha reso necessario l’intervento dell’elisoccorso. A tal proposito – spiega – stiamo utilizzando un modello “museo” con contapersone per avere sempre chiaro il numero di presenze all’interno del sentiero, quale la frequenza di passaggio oraria e quando si supera un valore che abbiamo stabilito come “rischio accettabile” dopo il quale rallentiamo l’ingresso per evitare sovraffollamento”.
Ma la risoluzione del problema non riguarda solo il Parco: “Finché non saranno completati i lavori di recupero e miglioramento delle stazioni di Manarola e Vernazza – aggiunge Scarpellini – dovremo cercare di capire come venirne a capo perché nei sottopassi, non essendoci uscite alternative, si creano veri e propri imbuti. Di questo – conclude – abbiamo già parlato nel tavolo della sicurezza che il Prefetto convoca periodicamente e al quale siedono Rfi, Trenitalia, Comuni e Forze dell’ordine. Già gurante il ponte di Pasqua è stata messa in piedi una task force che ha provato a contenere disagi e pericoli scaturiti da questi assembramenti”.