Belvedere in Calata, park interrato, il cotto per lungomare e piazza: idee per Lerici dal concorso di oltre trent’anni fa

E’ atteso per questa primavera il via dei lavori per la riqualificazione del lungomare di Lerici, in particolare del primo lotto, dalla Rotonda Vassallo a Piazza Garibaldi. Un intervento che non ha mancato di suscitare in questi mesi un certo dibattito. Ma non è solo in tempi recenti che si è pensato a un ritocco di passeggiata e giardini: ad esempio, andando indietro di oltre un trentennio, era il 1990 quando l’amministrazione Tedoldi promosse un concorso di idee sul lungomare – non solo quello lericino, ma da castello a castello. Una chiamata che vide tra gli altri partecipare, il più giovane di una squadra che presentava anche affermati professionisti, l’architetto Giovanni Agnellini, attuale consigliere comunale, capogruppo di Lerici sogna; l’elaborato che co-firmò, che custodisce con attenzione e cura nel suo studio sarzanese, fu apprezzato e ricevette una menzione.

Tra gli elementi si nota il cotto scelto per la pavimentazione del lungomare lericino e di Piazza Garibaldi, e sempre in termini di pavimentazione le vie Roma e Petriccioli, carrabili, presentano un lastricato invece dell’asfalto, una differenziazione, spiega Agnellini, in quanto transitanti nel centro storico. Generalmente fedele a quello di Franco Oliva il disegno dei giardini, quindi percorsi morbidi, curvi; e in Rotonda Vassallo si scorgono il disegno di una rosa dei venti e delle sedute a gradinata dall’imbocco lato Via Gerini. Guardando dunque in zona Comune ecco in Piazza Bacigalupi un parcheggio interrato; Piazza Bacigalupi che com’è noto l’amministrazione Paoletti porrà quale opzione – l’altra è la Rotonda Vassallo – nel referendum rivolto alla cittadinanza, di prossima emanazione, sulla scelta del sito in cui appunto realizzare un posteggio sotto il piano stradale. Si osservano poi idee quali un anfiteatro alla Venere Azzurra, la passeggiata di San Terenzo scortata lato mare da un filare di palme, alcune scelte estetiche richiamanti ora torrette di avvistamento – esaltando il legame tra i due castelli -, ora orientaleggianti. C’è anche la “ricostruzione” della collina all’altezza del Lido in modo da coprire il traffico carrabile con un intervento di ricostituzione dell’elemento naturale; e si immagina uno scostamento del traffico dal lungomare all’interno di un tunnel che passa sotto Villa Marigola, allontanando quindi in quel tratto le auto dalla passeggiata pedonale. Tra i vari elementi e interventi delineati, si rileva inoltre un belvedere su Calata Mazzini, una piazza rialzata da cui ammirare il mare.

“Proposte contenute in un lavoro che non era un progetto, ma una serie di idee generali, per quanto con un buon livello di dettaglio”, spiega Agnellini. Il quale è convinto che una procedura come quella di oltre tre decadi fa sarebbe stata auspicabile anche per intraprendere la riqualificazione di oggi. “Per il lungomare di Lerici sarebbe valsa la pena bandire un concorso di idee pubblico – osserva -non dare incarichi diretti, e magari includere la Soprintendenza nella commissione chiamata a valutare le proposte. Ma questo vale anche in generale, per tanti interventi, del resto anche a livello europeo sempre più si ragiona per concorsi di idee. Inoltre l’amministrazione comunale ha portato in Consiglio il primo lotto senza illustrare il progetto complessivo, è qualcosa che proprio non esiste, non va bene”.