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“rispetto per lo spezia”

Paulo Sousa: “Spezia simile a noi, voglio una squadra corta. Maggiore? Presto vedrete…”

Spezia-Salernitana 2-1 (16/10/2021)

Guai a sentirsi già salvi, guai a dare troppa importanza al risultato che il Verona sarà capace di conseguire sul campo della Juventus. E giusto rispetto per lo Spezia, in uno scontro diretto che non sa di ultima spiaggia. Da possibile, almeno sulla carta, sostituto di Luca Gotti a timoniere della Salernitana lanciata verso la salvezza, Paulo Sousa predica umiltà da una parte ma vuole anche che la squadra, dopo due settimane di lavoro: “Tutte le partite sono importanti, il nostro obiettivo è la salvezza e dobbiamo dare più del 100% fino a quando non l’avremo raggiunta. Con i calciatori che sono rimasti qui a lavorare è stato fatto un buon lavoro analitico, mentale, provando a incidere su alcuni aspetti che andavano corretti”.

Tanti gli assenti, compreso quel Pasquale Mazzocchi che decise il match di andata, e a chi gli chiede se nell’undici di partenza ci sarà posto per Dia e per il grande ex Giulio Maggiore, il tecnico lusitano risponde in modo pragmatico con un buffetto per Bonazzoli, grande artefice della salvezza miracolo di un anno fa e rimasto nelle retrovie in quella che doveva essere la stagione della consacrazione: “Noi possiamo giocare con una punta, con due o tre, sto valutando le Dall’inizio o in corso d’opera – spiega l’ex mister di Basilea, Bordeaux e Fiorentina -. Sto valutando tutto anche perché abbiamo un attacco importante che va alimentato, a patto che si mettano tutti a disposizione del collettivo. Dia è reduce comunque da un impegno con la Nazionale. Maggiore? Veniva da un infortunio muscolare serio e vedo che sta crescendo. Per il presente e per il futuro ci darà un contributo di livello, a breve vedremo il calciatore che tutti avete imparato a conoscere e ad apprezzare”.

Si vede che ha studiato tanto lo Spezia in questi giorni di preparazione: “In loro noto molte similitudini con noi. Sono preparati per vincere contro chiunque, hanno mentalità giusta per raggiungere l’impossibile e sono molto forti nelle transizioni offensive. Il blocco basso e le linee corte tolgono spazio all’avversario, i centrocampisti sono fisici e tecnici ed è una delle migliori squadre di A per recupero palla e capacità di trasformare l’azione da difensiva a propositiva. Sarà una gara equilibrata, difficile, tra due allenatori che sono subentrati da poco. La Salernitana vuole proseguire sul livello mostrato nelle gare precedenti, stiamo lavorando benissimo, ma rispettiamo tanto lo Spezia”. Che partita bisogna arrendersi, dunque? “Voglio una squadra corta, che pressi a tutto campo nel blocco alto e nel blocco basso. Ci saranno molti duelli individuali, lo Spezia difende benissimo e ha distanze corte tra i vari reparti. Il loro centrocampo è dinamico, fisico, capace di intercettare tanti palloni. Occorre capacità di decidere in poco tempo, se perdiamo palla ti contrattaccano subito e diventa tutto più complicato. Creando triangoli e rombi sapremo come uscire dal pressing e sfruttare ampiezza e profondità. Credo che questa possa essere una delle chiavi per arrivare alla vittoria”.

Qualcuno gli fa notare le sofferenze patite sulle palle inattive: “Ho letto analisi un po’ negative sotto questo punto di vista, ma la mia filosofia è diversa: non è che se prendi due gol in questo modo vuol dire che è tutto sbagliato. Se trovi un attaccante forte, esperto, fisicamente forte e che fa una grossa giocata devi anche riconoscere che è stato bravo. Per il resto credo che siamo quasi sempre noi ad arrivare prima sulla palla”. Sul fatto che il Verona giochi in anticipo e questo possa condizionare, Sousa risponde come farebbe qualsiasi allenatore: “Non deve essere così. Io devo concentrarmi su ciò che dipende da me. Io posso incidere sulla strategia, sulla formazione, sul lavoro quotidiano. Certo, se i risultati delle dirette concorrenti ci aiutano è meglio. Ma tutto ruota intorno a noi stessi”.

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