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"elemento avulso e impattante"

Lerici, Soprintendenza dice no alle antenne Iliad

Conclusione negativa della conferenza dei servizi.

Comune di Lerici

La Soprintendenza dice no all’installazione, richiesta da Iliad, di una stazione radio base per la telefonia cellulare a Lerici, presso un edificio in località Valli, con la conseguente chiusura negativa della relativa conferenza dei servizi indetta dall’ente comunale. “Il progetto proposto, che prevede l’istallazione di tre nuove antenne e tre parabole su palo di altezza 4.50m (di cui 3.30m fuori dalla copertura) e relativa linea vita e cavi passanti all’interno di un finto pluviale sulla copertura di un edificio storico di valore testimoniale caratteristico e caratterizzante il paesaggio, si pone in contrasto con il vincolo che protegge espressamente il costruito di valore estetico, storico e tradizionale. L’impianto, nel suo complesso, altera in modo significativo il manufatto storico con inserimento di un elemento tecnologico avulso e impattante in quanto percepibile dai punti di vista pubblici presenti a breve e media distanza (Via Villa, Località Case, Via Militare)”, spiega la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Genova e la Provincia della Spezia illustrando i motivi alla base del parere negativo, un dissenso “decisivo e non superabile”, come ricorda la determina del Comune inerente la conclusione negativa della conferenza.
“L’installazione non viene in alcun modo mitigata né compensata, il tutto senza che venga in alcun modo dimostrata l’impossibilità di fornire il servizio pubblico con modalità alternative di minor impatto – si legge ancora nelle motivazioni -. La nuova stazione radio base proposta, elemento tecnologico avulso e contrastante con le caratteristiche del fabbricato, si pone altresì in contrasto con l’obiettivo enunciato dalla normativa tecnica di PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, ndr) di mantenere le caratteristiche insediative della zona, con particolare riguardo ad eventuali ricorrenze significative nella tipologia
degli edifici”.
Infine, aggiunge la Soprintendenza, “al fine di garantire il servizio di pubblica utilità, si suggerisce di effettuare un’attenta ricognizione delle possibili posizioni alternative privilegiando l’utilizzo di tralicci esistenti, l’inserimento in aree già paesaggisticamente compromesse oppure luoghi che consentano un maggior livello di mitigazione degli impatti”.

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