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E' la fiera bellezza

A come arrosticini, P come porchetta… F come fiera che cerca di battere l’e-commerce fotogallery

Per lo spezzino amante del croccante e dei gusti della fiera, l’aria ha quel profumo con l’aggiunta un po’ speziata degli arrosticini. La fiera di San Giuseppe è tornata nelle sue date canoniche, senza la vendita degli animali vivi e le mascherine. Ma cosa si trova quest’anno: la caccia è sempre aperta agli affari migliori, che si tratti di un panino che cancella la dieta oppure di un capo alla moda. A balzare agli occhi, quest’anno sono soprattutto alcuni stalli vuoti, non tantissimi ma che comunque si notano quasi immediatamente.

La fiera, forse quest’anno più che le passate edizioni, facendo fede a quella del 2019, torna ad essere un rimedio anticrisi e perfino concorrenziale all’e-commerce. Gli stock delle grandi marche hanno prezzi facilmente raggiungibili: si parte dai 20 euro fino a un massimo di 99 per calzature tecniche da trial. Non mancano le occasioni per il pellame, dove per ovvie ragioni un capo base parte dai 50 euro. Di borse, borsette e zaini, di marca e non, anche in questo caso si può fare il pieno a partire da 10 euro. Anche la bigiotteria ben rifinita quest’anno fa la sua parte, con qualche piccola novità a prezzi più che abbordabili.

La fiera di San Giuseppe è per natura un trionfo di colori: quelli della bella stagione si presentano brillanti. Sono tanti i cartelloni che annunciano capi d’abbigliamento a prezzi più che concorrenziali che strizzano l’occhio alle cifre “stracciate” dell’e-commerce, con campionari che partono dai 3 euro. Anche in questo caso grandi marche si trovano anche al di sotto dei 30 e dei 40 euro.

La fiera di San Giuseppe è sinonimo di cibo: non si trova il panino con la milza, ma è sempre un tripudio di porchetta e lampredotto. Quest’anno si è intensificata la presenza di birre artigianali e arrosticini che sicuramente non scalzeranno i cavalli di battaglia di San Giuseppe ma allargano l’offerta. Salato e dolce, gusti opposti tutti i giorni ma che con l’arrivo della fiera si intrecciano a più riprese come i baci di un amore estivo nelle bocche degli spezzini. Se per croccante, mele di Pippo e quant’altro i prezzi sembrano anche inferiori (tra i 2.50 e i 3 euro all’etto), i brigidini restano stabili con 3 euro per il pacco piccolo e i 5 euro per quello più grande. E’ sul salato che la sfida si fa più ardua. Le fasce di prezzo per il classico panino con la porchetta sono dai 5 ai 7 euro. Rarissimo trovarne a 5 euro, nella stragrande maggioranza dei casi 7, con tutte le salse, sembra essere la cifra fissa. Se ci si aggiunge anche una birra, per un pranzo in fiera il menu panino+birra la cifra totale non scenderà sotto i 12 euro.

Non solo cibo ma anche palloncini, anche in questo caso, 7 euro e i bimbi saranno felici con il loro beniamino attaccato al polso. Prezzo in linea con gli anni passati. Ma cosa dire poi degli oggetti “magici”, si può stare tranquilli da notare però che non ci sono grandi novità, ma un sogno resta un sogno e tra attrezzi che asciugano da bagnati, vermoni che tengono pulite le intercapedini dei termosifoni e tappetini attira peli, capelli e tutto quello che vi viene in mente, con una media di 10 euro lo spezzino potrà portarsi a casa il suo sogno.

Infine, le presenze e il cielo. Nelle ore centrali del mattino, tra le 10 e le 12, migliaia di persone hanno affollato principalmente Viale Mazzini e Passeggiata Morin con panini, dolcetti, palloncini e passeggini al seguito. Dalle 13 in poi, con l’uscita dei ragazzi da scuola i flussi si sono intensificati. Immancabile l’appuntamento con la solidarietà e i 30 stand dedicati alle associazioni di beneficenza, i mezzi delle forze dell’ordine.  Da ricordare quest’anno la presenza di uno stand del 118, domani ci sarà la Giornata di prevenzione dedicata ai reni con gli screening gratuiti. Il bello, comunque e sempre, resta il generale Garibaldi che guarda tutti in sella al suo destriero staglia un cielo azzurro, in una giornata primaverile che però potrebbero salutare tutti quanti nel fine settimana. La regola dei giorni di San Giuseppe è: un giorno di sole, uno di vento, uno di pioggia.

E’ la fiera di San Giuseppe, bellezza.

 

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