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Come prima del covid

Torna la fiera di San Giuseppe, non ci sarà la vendita di animali vivi

San Giuseppe 2019

Si scaldano i motori per la Fiera di San Giuseppe, istituita nell’ormai lontanissimo 1655 e che per il 2023 torna con una novità: non ci sarà alcuna vendita di animali vivi. Archiviata l’edizione del 2022 che aveva contato quattro rivenditori, quest’anno si riparte con le stesse modalità del 2019 anno in cui di Covid se ne iniziò a parlare alla fine.

Per questa edizione sono confermate la notte bianca e il prolungamento dell’apertura dei banchi fino alle 22 la sera del 18 marzo. Nelle tre giornate i commercianti del centro storico potranno partecipare esponendo le proprie relle, inoltre nelle prossime ore l’assessore Frascatore incontrerà le associazioni di categoria assieme alle quali potrebbero emergere altre proposte, come un’apertura serale, nell’ambito della notte bianca. Tornando alle conferme,  la Notte Bianca quest’anno prevede, a seguito di un’apposita ordinanza firmata dal sindaco, “la possibilità a tutti i titolari di pubblico esercizio che siano in attività nella notte del 18 marzo 2023, ad organizzare intrattenimenti musicali senza balli, in deroga ai limiti di rumorosità dalle ore 17.00 del 18 marzo alle ore 1.00 del 19 marzo. Inoltre gli esercizi commerciali potranno esporre la loro merce direttamente dell’area antistante il loro negozio in deroga, anche in questo caso, all’occupazione del suolo pubblico”.

Di fatto con l’arrivo della Fiera di San Giuseppe gli spezzini salutano l’inverno e si preparano per la primavera. Tre giorni da gustare con l’intramontabile panino pieno di ogni ben di Dio, dolci, dolcetti e da passare tra colori e novità in fatto di moda e di utensili miracolosi. La presentazione ufficiale degli eventi si è tenuta questa mattina in Comune e tutte le novità sono state illustrate dal sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e dall’assessore al Commercio Marco Frascatore.

Per il sindaco Peracchini la fiera senza di animali: “E’ una scelta etica e un segnale importante. Agiamo nel rispetto degli animali, non sono giocattoli. Negli anni comunque la presenza di queste realtà si era notevolmente ridotta. Ci saranno 600 banchi e torna nei giorni tradizionali con la deroga con la musica. Una grande tradizione che si rinnova in maniera più etica”.

 

L'assessore Frascatore e la mappa di San Giuseppe

 

L’assessore al Commercio Marco Frascatore ha aggiunto: “Siamo contenti perché la fiera torna alla normalità. Ci saranno ottime ricadute per tutta la città perché si tratta di un evento che richiama ogni anno migliaia di persone. Prevediamo un riscontro di presenze importante. Questi tre giorni saranno di gioia e festa”.

I numeri e il percorso. La Fiera di San Giuseppe, con i suoi oltre 600 banchi, è una delle più grandi a livello nazionale. Quest’anno si terrà nei giorni di venerdì 17, sabato 18 e domenica 19, dalle 8 alle 20. Sabato 18, in occasione della Notte Bianca la fiera chiuderà alle 22.

I banchi presenti saranno dislocati lungo un percorso di quasi 4 km per una superficie di circa 15 mila metri quadri, nel perimetro compreso tra via Persio (inclusa via Chiodo), piazza Bayreuth, Passeggiata Morin (tranne l’area demaniale di Largo Fiorillo).

Anche per l’edizione 2023 i banchi saranno posizionati anche in Piazza Europa come già nel 2019. Saranno infatti utilizzate le aree di Via Persio, Via Chiodo e Piazza Bayreuth come già per l’edizione 2018 e, in aggiunta, l’area di Piazza Europa, per il riposizionamento di 150 posteggi.

Piazza Verdi ospiterà poi una trentina circa di Associazioni ONLUS. Sono 21 gli operatori fieristici provenienti dal territorio comunale, 24 quelli provenienti dalla provincia e   543 gli operatori da fuori-provincia. 57 i banchi di porchetta, panini o formaggi e salumi; 65 quelli di dolciumi, frutta esotica e simili (di cui 25 della zona tipica di Lamporecchio); 158 i banchi di abbigliamento; 9 quelli alimentari provenienti dalle zone tipiche d’Italia (Sardegna, Romagna ); 9 di frutta esotica; 52 casalinghi e articoli dimostrativi; 3 i posteggi in cui si vendono prodotti derivanti dalla lavorazione del cinghiale 5 i rivenditori di ceramiche provenienti da zone tipiche di questa lavorazione; 3 rivenditori ferro battuto.

A questo punto resta solo da incrociare le dita e sperare che un cielo terso e un sole caldo rendano perfette le giornate della fiera.

 

 

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