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Adesione unanime alla mozione anci

Lerici ricorda le vittime di Cutro e si stringe alle donne afghane e iraniane

Palazzo comunale in giallo per la serata dell'8 marzo. Lunedì 13 incontro con la prof.ssa Marinella Neri Gualdesi, docente di Storia delle relazioni internazionali all’Università di Pisa.

Comune di Lerici

Approvata oggi all’unanimità dal Consiglio comunale di Lerici (seduta visionabile QUI), presentata dalla maggioranza e condivisa dalle opposizioni, una mozione di condanna della repressione in Afghanistan e in Iran che impegna sindaco e giunta ad aderire alla mozione di Anci (consultabile QUI), che ha proposto di dedicare le celebrazioni della Giornata internazionale delle donne che ricorre l’8 marzo alla condizione femminile in Afghanistan e Iran, e a una serie di iniziative legate alla figura femminile, tra queste “prevedere l’intitolazione di una rotonda o altro luogo alle donne vittime del terrorismo di Stato o che hanno combattuto per la libertà e la democrazia e per i diritti delle donne”; un’intitolazione, a Mahsa Amini e a tutte le donne che hanno combattuto per la libertà e per i diritti fondamentali, ha ricordato il capogruppo di maggioranza Marco Muro, era già stata proposta nei mesi scorsi in una precedente mozione, approvata anch’essa all’unanimità, ma c’era stato il parere contrario della Prefettura sulla base di un parere espresso dalla Società ligure di storia patria.

In virtù di quanto unanimemente approvato stamani (QUA la mozione integrale), nella serata di domani, mercoledì 8 marzo, il palazzo comunale verrà illuminato di giallo; e nel pomeriggio di lunedì 13 marzo in sala consiliare si terrà “Iran e Afghanistan: le rivoluzioni che hanno fatto fare passi indietro ai diritti delle donne”, incontro con la prof.ssa Marinella Neri Gualdesi, docente di Storia delle relazioni internazionali all’Università di Pisa, promosso dal Punto d’Ascolto Antiviolenza del Comune di Lerici e curato dall’assessore alle Politiche sociali Alessandra Di Sibio; nel corso dell’iniziativa saranno proiettati due video, uno realizzato dagli studenti delle sezioni multimediale e musicale dell’Istituto Cardarelli della Spezia dal titolo “Amore, diritti e libertà”, un secondo realizzato dalla Società Sportiva ProDanza dal titolo “In piedi signori, davanti a una donna”, in cui giovani danzatrici non professioniste lanciano il loro messaggio di vicinanza a tutte le donne del mondo.
Inoltre domani, mercoledì 8 marzo, UniTre ed Arca Lerici, in sala consiliare, a partire dalle 16.30, festeggeranno la donna con momenti musicali e letture di brani di Alda Merini.
“Con le volontarie del Punto d’Ascolto Anti-Violenza che fanno parte di Arca Lerici, assieme alla sua presidente Raffaella Coglitore – spiega l’assessore Di Sibio -, sto anche elaborando un programma d’interventi con giornate dedicate alla donna che si svilupperanno durante tutto l’anno e su tutto il territorio lericino per fare in primo luogo prevenzione, sensibilizzazione e cura di sé stesse, a cui si aggiungeranno momenti che vanno all’arte, alla lettura di libri ad una mostra mercato femminile e molto altro, perché la donna si deve onorare ogni giorno e noi ci impegniamo a farlo tutti i mesi dell’anno”.
“Convintamente abbiamo votato la mozione sollecitata da Anci”, hanno sottolineando in una nota a margine della seduta consiliare i consiglieri Emanuele Nebbia Colomba e Bernardo Ratti del gruppo ‘Siamo il Golfo dei poeti’, rimarcando altresì “l’importanza di dare concretezza a queste dichiarazioni attraverso sia iniziative di sensibilizzazione per la cittadinanza che predisponendo tavoli di lavoro con istituzioni e terzo settore per facilitare l’accoglienza e l’integrazione di chi fugge da queste regioni. Tra l’altro diversi dei morti nel tragico naufragio di Cutro erano proprio di nazionalità afghana e iraniana”, tragedia che finora ha visto l’accertamento di 72 vittime Una tragedia, che ha visto finora l’accertamento di 72 vittime, per la quale il consiglio a inizio seduta, su richiesta del sindaco Leonardo Paoletti, ha osservato un minuto di raccoglimento. “Ennesimo e terribile episodio di cui è teatro il Mediterraneo, ormai sono anni – ha detto il primo cittadino -. E c’è un legame con quanto affrontiamo oggi: parliamo di profughi che arrivano da aree da dove a volte è necessario andarsene via per ricostruirsi una vita e sperare di poter avere un futuro degno di essere vissuto”.

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