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Una storia spezzina

La lunga marcia verso la provincia

Capoluogo di Mandamento

Parte due

Generico marzo 2023

Domenica 2 settembre 1923, dunque quasi un secolo fa, Re Vittorio Emanuele III firmò un Regio Decreto che, su proposta del Governo Mussolini, istituiva la Provincia della Spezia.

Con quell’atto si realizzò un sogno che gli Spezzini avevano accarezzato per decenni, la speranza finalmente si concretizzava anche se non nella forma auspicata.

Comunque, la data è importante e conviene ripassare la storia del cammino affrontato per arrivarci anche se occorre partire da quando a Vienna nel 1814-15 si celebrò il Congresso che rimise a posto l’Europa sconvolta dalla tempesta napoleonica.

Uno dei princìpi che ispirarono le decisioni della grande assemblea fu la legittimità: sui troni sarebbero tornati i regnanti che vi sedevano prima che le truppe francesi li scacciassero o i loro legali eredi. La regola, però, non si applicò alle due antiche Repubbliche marinare. Venezia andò agli Asburgo di Vienna e Genova diventò terra dei Savoia Re di Sardegna con capitale Torino.

L’antica Repubblica della Lanterna tornò in vita solo per qualche mese anche se non più come espressione dell’oligarchia mercantile che aveva governato fino a allora. Il 31 luglio 1814 gli Inglesi imposero un Governo provvisorio di cui fece parte anche lo spezzino Grimoaldo Oldoini, nonno della futura Contessa di Castiglione.

L’annessione al Piemonte arrivò sei mesi più tardi (7 gennaio ’15) dopo un ultimo proclama il 26 dicembre del Governo provvisorio firmato anche dal Grimoaldo.

Circa un anno dopo Torino procede a un riordino amministrativo per un miglior controllo del territorio. La Liguria è divisa in 3 Intendenze: la Generale a Genova, una di Ponente a Savona e una di Levante alla Spezia. Questa che a differenze delle altre si avvale di un solo Vice Intendente, è suddivisa nelle due Province di Chiavari e Spezia.

Quella spezzina comprende 6 Mandamenti con capoluoghi Spezia, Godano, Lerici, Levanto, Sarzana e Vezzano Ligure. Nell’immagine che correda l’articolo si vedono bene i 28 Comuni del Mandamento dove sono 106 parrocchie.

Nella mappa si vede che Arcola che ha appena incorporato Trebiano cui è stata tolta la dignità della sede comunale, non figura nel Mandamento che le sarebbe più naturale, quello di val di Magra con Sarzana e compagnia bella. Non so spiegarmene il motivo se non pensando che si volesse dar vita a unità amministrative che fossero più o meno delle stesse dimensioni.

Questa scelta ci spiega perché in seguito a un successivo riordino Arcola faccia parte per le elezioni politiche del Collegio di Levanto anziché in quello della Spezia come buon senso avrebbe voluto.

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