“Il partenariato pubblico privato attraverso cui la giunta Toti vuole realizzare il nuovo ospedale della Spezia comporta il pagamento di un canone annuale di circa 17 milioni di euro da parte di Asl 5 per quasi trent’anni. Parliamo di un’azienda che ha chiuso l’ultimo bilancio con un avanzo di 3mila euro. E’ necessario chiarire oggi in quale modo si pensa di garantire quella cifra, senza che questo risulti nella definitiva distruzione della sanità pubblica locale”. Lo chiede il consigliere regionale Davide Natale del Partito Democratico, annunciando la presentazione di un’interrogazione in merito.
“Dalla Regione continuano ad arrivare generiche rassicurazioni sul fatto che saranno loro a garantire il sostegno all’Asl 5, ma ad oggi non c’è lo straccio di un atto amministrativo che dia sostanza a queste promesse – sottolinea Natale -. La giunta non ha mai deliberato, neppure nel bilancio triennale, un incremento dei fondi da attribuire all’azienda sanitaria spezzina. Gli enti, come si insegna nelle prime lezioni dei corsi di diritto amministrativo, parlano per atti ufficiali e non tramite comunicati stampa”.
“Inoltre la Regione si è riservata la possibilità di utilizzare le risorse della Legge Finanziaria del 30 dicembre 2020 n. 178 (commi 442 e 443 dell’articolo 1) – ricorda Natale -. Se fosse fatta valere questa opzione, ci troveremmo dinanzi ad una situazione per cui rimarrebbe il finanziamento privato e verrebbe meno quello regionale. Qualcosa che può solo aumentare la nostra preoccupazione. La strategia della giunta Toti in questi anni ha purtroppo sempre più virato verso il modello lombardo, adottando lo stesso spostamento del fulcro sui privati. Serve il nero su bianco per sapere oggi cosa ne sarà della sanità spezzina”.