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Il post partita

Gotti rammaricato: “Siamo in una legge di Murphy. Ma il rosso ad Esposito non è normale”

“ Dovevamo gestire il campo in un certo modo, non volevamo abbassare il baricentro, volevamo andare a prendere gli avversari alti e gestire la partita facendo muovere l’Empoli e segnando il terzo gol. Poi subito ad inizio ripresa siamo restati in dieci, non nel modo in cui ci è rimasto l’Empoli, cosa che ha indirizzato un po’ la partita e ha condizionato come l’abbiamo gestita”.

Spezia-Empoli

Tanta amarezza in Luca Gotti dopo il pareggio subito in rimonta dall’Empoli. “Non ho mai avuto l’impressione che la partita fosse finita, conosco troppo bene la Serie A”, spiega il tecnico in conferenza stampa nel post gara. “La partita era indirizzata, nel primo tempo eravamo 2-0 e con un uomo in più. Dovevamo gestire il campo in un certo modo, non volevamo abbassare il baricentro, volevamo andare a prendere gli avversari alti e gestire la partita facendo muovere l’Empoli e segnando il terzo gol. Poi subito ad inizio ripresa siamo restati in dieci, non nel modo in cui ci è rimasto l’Empoli, cosa che ha indirizzato un po’ la partita e ha condizionato come l’abbiamo gestita”.

Uno Spezia in emergenza, che anche prima di subire il gol di Cambiaghi sembrava piuttosto traballante: “Comprendo la lettura”, dice Gotti. “Ci sono stati momenti in cui c’è stata la sensazione di prendere gol, come c’è stata in altre partite in passato. Ma per rispondere a questa analisi devo vedere le cose più dall’alto. La Serie A è la Serie A, ci vogliono i livelli per gestire certe situazioni. Un conto è se ci sono alcuni giocatori, un altro conto se ne abbiamo altri. La nostra emergenza, che spero finisca oggi, non dà il tempo ai ragazzi di fare i passettini che servono per gestire queste situazioni. La risposta è questa”.

Poco impattante anche il cambio Gyasi-Holm, con lo svedese che, ancora in condizioni precarie, non è riuscito a garantire quegli sprint necessari a chiudere la partita. “C’era l’intenzione di fare il terzo gol. Emil non è entrato bene, non è riuscito a prepararsi con la testa nella maniera giusta per entrare. Non è entrato bene oggi, fa parte del suo percorso di crescita perché è un ragazzo giovane, ma volevo sfruttare questi spazi in maniera definitiva. Andavo in cerca del colpo del ko, per quello ho scelto Holm”. Un appunto poi anche su Shomurodov, che nonostante non avesse i 90’ nelle gambe ha lottato fino alla fine: “Shomurodov ha fatto un passo in più. Tutti hanno percepito l’aiuto che può dare alla squadra e questo è un altro piccolo step in questa direzione. In un’altra situazione non gli avrei fatto fare 90 minuti, ma comunque in linea generale cerchi sempre anche nel finale e nel recupero di avere giocatori che possono gestire certe situazioni”.

Episodio cardine della gara l’espulsione di Salvatore Esposito, fuori per doppio giallo a pochi minuti dall’inizio della ripresa. Un rosso che non ha convinto fino in fondo il tecnico spezzino: “Siamo a commentare un 2-2, a commentarlo ancora con rammarico che non puoi non avere. Stiamo a commentare quasi ragionando che quello che stiamo dicendo sia normale, ma non lo è. Come è stata gestita dall’arbitro la partita nei due tempi non è stato normale, poi si cerca di preparare bene le partite ogni domenica, a volte hai ragione, altre meno. L’episodio su corner che porta al rosso e al rigore indirizza la partita, la grande bravura di Verde ci porta sul 2-0. Poi l’altro episodio determinante che cambia le carte in tavola è l’espulsione. Possiamo discuterne molto, speriamo di uscire da questa legge di Murphy in cui se una cosa deve andare in un certo modo non ci va. Sembra normale che rimani in 10 per quei due gialli, ma non lo è”, conclude Gotti.

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