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Comunichi@amo, il progetto per aiutare i ragazzi a navigare nell’universo del web

La presentazione in Provincia.

Internet e i social senza un utilizzo consapevole diventano mostri. Con il percorso giusto smettono di essere demoni e diventano uno strumento potentissimo per veicolare informazioni, corretti stili di vita e fonti di conoscenza. Questo avverrà al Capellini Sauro con un approfondimento sulla comunicazione e laboratori. Sono le basi del progetto “Comunichi@mo” presentato questa mattina in Provincia alla Spezia con tutti gli attori che contribuiranno a realizzarlo. Il progetto complessivo ha un valore complessivo di circa 61mila euro.

“Comunichi@mo” è finanziato nell’ambito di AzioneProvinceGiovani, è promosso dall’Upi e sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale – Apg 2021. Alla presentazione hanno partecipato il presidente della Provincia della Spezia, Pierluigi Peracchini, il dirigente scolastico dell’ I.I.S. Capellini-Sauro, Antonio Fini, per le attività dell’Ente di Formazione Is.For.Coop. Paolo Clemente e  Claudia Bettati. per le attività de Gli Scarti Ets , Andrea Cerri e Francesca Lombardi  e il Vicedirettore di Anci Liguria, Luca Petralia in collegamento da Genova).

I beneficiari diretti sono gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, le scuole superiori, in particolare i moduli di orientamento alla scelta sono rivolti agli studenti del quarto e del quinto anno, mentre i laboratori di utilizzo critico e consapevole dei social e i workshop sulla comunicazione sono diretti agli studenti frequentanti il primo biennio. Proprio per questo c’è il coinvolgimento dell’istituto scolastico Capellini-Sauro che è una delle realtà spezzine in cui si sviluppano percorsi formativi vari ed innovativi.

Ci saranno quattro laboratori distinti: dalle attività di orientamento a quelli finalizzati a favorire le scelte dei giovani nel loro percorso di studi e il loro contatto con il mercato del lavoro, poi ci sarà un modulo sulle professioni del mondo digitale, un laboratorio per un utilizzo critico e consapevole degli strumenti social, uno sulla comunicazione in ambito culturale ed uno di narrazione teatrale. Un’offerta che si completa con un workshop su comunicazione, lavoro di gruppo e public speaking, proprio attraverso il teatro, ed un workshop sulla comunicazione in ambito culturale e degli eventi.

Questo sarà il ruolo del centro di formazione IS.FOR.COOP e dell’associazione Gli Scarti, entrambi partner fondamentali per lo sviluppo del progetto.

Quello sviluppato dalla Provincia si configura anche come un progetto “pilota” con cui costruire un metodo di approccio critico e consapevole degli strumenti social e delle tecnologie digitali, proprio partendo dalle conoscenze e competenze nel campo della comunicazione, relazione con il pubblico e promozione dell’offerta culturale del territorio. Da qui si può facilitare le scelte dei giovani nel loro percorso di studi e il loro contatto con il mercato del lavoro, con particolare attenzione al mondo digitale. Il termine del progetto sarà il 30 settembre 2023 e nella fase attuale coinvolgerà circa un centinaio di studenti.

Anci Liguria, ovvero l’ente dei Comuni liguri, è entrata come partner istituzionali per le possibilità di sviluppo futuro che si possono costruire da simili progetti. L’attenzione data a questo programma lo candida, infatti, a diventare un modello nazionale, del resto il bando di finanziamento che è stato vinto dalla Provincia vinto ha proprio questo obiettivo.

“In questi anni è cambiata la società e con essa il riferimento per i giovani che vivono sempre più la realtà virtuale. Questo ci ha aiutato molto durante la pandemia, fornendo strumenti importanti ed indispensabili per superare un’emergenza e garantire anche la possibilità di lavorare e studiare a distanza – ha spiegato il Presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini  – Oggi c’è però bisogno di fornire un orientamento per evitare che questa realtà, in primis i social, diventino un qualcosa che crei abusi o dipendenze. Si devono comprendere i rischi che vi sono e quali sono le opportunità per utilizzare al meglio il mondo multimediale. Attraverso le reti virtuali abbiamo sempre più occasioni per istruirci, lavorare e più genericamente comunicare, ma ci vuole consapevolezza di come funziona questo nuovo mondo e come lo si deve approcciare.

Lo scopo del progetto che sta partendo è proprio questo, cioè garantire ai nostri ragazzi le chiavi di lettura giuste per affrontare il mondo di oggi e di domani, sempre più multimediale e virtuale. Lo facciamo con un progetto pilota, attraverso la collaborazione con la scuola, coinvolgendo direttamente i ragazzi con un percorso completo che consenta di avere sia formazione tecnica, utile a sviluppare anche opportunità professionali, sia quella consapevolezza necessaria ad evitare di perdere il controllo di quelli che sono e restano degli strumenti”.

Quale ente capofila la Provincia della Spezia si è impegnata per portare avanti il coordinamento sviluppando, in questi mesi, tutte le attività di progettazione e programmazione, sino alla presentazione del risultato in sede di bando nazionale.

Tra gli obiettivi ed i compiti dell’Ente vi è infatti quello di garantire interventi sempre più innovativi nell’ambito della programmazione scolastica. La programmazione del piano dell’offerta formativa va, infatti, di pari passo con l’utilizzo del patrimonio edilizio scolastico si cui stiamo facendo importanti investimenti infrastrutturali.  Il coordinamento con l’istituzione scolastica però non si limita a migliorare e riqualificare i plessi, ma si deve ampliare nello sviluppo di progetti per dare strumenti nuovi per i ragazzi che le frequentano.

La scelta di essere capofila e sviluppare un progetto di riferimento nell’ambito delle iniziative che si sviluppano nel programma nazionale di “Azione ProvincEgiovani”, ha anche il compito di sostenere interventi e azioni volte a contrastare gli effetti negativi prodotti dalla pandemia sui giovani, fornendo una risposta al disagio giovanile e ai comportamenti a rischio. Durante la pandemia la rete ed i social sono stati una risorsa fondamentale, ma il rischio di abusarne o esserne in qualche modo vittima di un utilizzo scorretto è un qualcosa di concreto. Con la consapevolezza di come funziona questo strumento garantiamo ai nostri giovani un servizio di tutela e un’opportunità.

 

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