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Il resoconto del 2022

Raddoppiate le denunce per incendio boschivo, ma il 60% la fa franca

L'impegno dei Carabinieri Forestale della Spezia ha portato a denunciare venti persone e irrorare sanzioni per 14mila euro lo scorso anno. Multe per 85mila per reati legati al dissesto idrogeologico e abusivismo edilizio.

Carabinieri Forestali

Sono 730 i reati ambientali scoperti durante il 2022 dai Carabinieri Forestali nella Regione Liguria, a cui si sommano 1200 sanzioni amministrative per un ammontare di oltre un milione di euro. I dati elaborati dal Comando Regione Carabinieri Forestale “Liguria”, alle cui dipendenze operano i gruppi di Genova, Savona, La Spezia, Imperia ed il reparto Parco Nazionale “Cinque Terre” con sede a Monterosso al Mare, tracciano l’attività operativa dei reparti dei Carabinieri Forestali nel territorio ligure.

Quaranta stazioni dislocate in tutta la regione a presidio delle risorse naturali, vegetali e faunistiche e della relativa biodiversità. Le attività svolte dai militari hanno coinvolto tutti gli aspetti della protezione ambientale, concentrandosi sulle particolarità espresse dal territorio ligure. In particolare il fenomeno degli incendi boschivi è stato oggetto di mirata attenzione dei Carabinieri Forestali, sia per il risvolto di pericolosità all’incolumità pubblica, che per l’enorme danno prodotto al patrimonio boschivo, ambientale e civile.

Nel 2022 infatti, le indagini compiute da personale specializzato, applicando metodi e procedimenti tecnici particolari per ricostruire l’evoluzione dell’incendio e con l’ausilio anche dei RIS dell’Arma, hanno permesso di individuare circa il 40% degli autori del reato e di denunciare 100 persone per il delitto di incendio boschivo, che prevede la reclusione da quattro a dieci anni se commesso con dolo, o da uno a cinque se cagionato con colpa. Il doppio rispetto all’anno precedente, oltre al triplo degli importi delle sanzioni comminate rispetto all’anno 2021 per un totale di circa 350 mila euro.

Incendio Sarbia

 

Un forte segnale di prevenzione vista l’importanza sempre maggiormente riconosciuta al nostro patrimonio boschivo forestale. In particolare, nella provincia della Spezia, i reparti dipendenti dal gruppo Carabinieri Forestale hanno denunciato 20 persone per il reato di incendio boschivo ed elevato 19 sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 14mila euro.

Ulteriore settore di intervento, con la predisposizione di una campagna di controlli mirati dei Carabinieri Forestali su tutto il territorio nazionale, con oltre 66mila controlli e l’accertamento di circa 6200 illeciti amministrativi e 600 penali, è stato la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e dall’abusivismo edilizio. Il Rapporto Ispra sul dissesto idrogeologico in Italia relativo al 2021, ha infatti indicato che ben 7423 comuni (94% del totale) ricadono in aree a rischio per frane, alluvioni ed erosione costiera.

Carabinieri forestali

 

Anche in Liguria, l’operato dei militari ha portato ad un raddoppio dell’importo delle sanzioni amministrative contestate rispetto all’anno precedente per un totale di oltre 200mila euro, dei quali circa 85mila nella sola provincia spezzina, dove i militari nell’ambito dell’attività preventiva hanno segnalato ai competenti uffici comunali e regionali varie problematiche al deflusso di corsi d’acqua in Alta Val di Vara lungo il fiume Vara ed i torrente Crovana, nonché la presenza di piante pericolose lungo la strada tra La Spezia e Porto Venere.

Va inoltre sottolineato l’impegno quotidiano delle stazioni forestali nella tutela della fauna e della flora. Numerosi sono gli ambiti di attivazione che portano i Carabinieri Forestali liguri ad essere in prima linea su svariati fronti, dal controllo dell’attuazione delle misure di contenimento relative alla peste suina africana, che interessa parte del territorio ligure, ai controlli sul benessere degli animali sino ai controlli sul legname importato e derivati, assicurando, in quest’ultimo caso, negli ultimi dodici mesi, 46 accertamenti sulla legalità del relativo commercio nazionale ed internazionale.

Cinghiale

 

Specificatamente, nell’ambito della tutela della fauna, le unità forestali della Liguria sono affiancate da un collega “a quattro zampe”, un pastore tedesco di nome “Baro”, 3 anni di età e altrettanti di servizio, particolarmente addestrato per la ricerca delle esche e dei bocconi avvelenati. Baro, in coppia con la sua conduttrice, formano l’unità cinofila antiveleno a disposizione del Comando Regione e pronta all’intervento tempestivo su tutto il territorio della regione, sia ai fini di repressione che di ricerca preventiva, garantendo, durante l’ultimo semestre 2022, 20 interventi su obiettivi interessati da elementi di rilievo per il presunto avvelenamento di animali.

Tra i reparti della specialità Forestale operanti in Regione Liguria, spiccano tre Nuclei Carabinieri CITES, impegnati nella tutela degli animali da compagnia e da reddito, specie protette dalla Convenzione di Washington, oltre che nel contrasto ai traffici illegali di legname a livello internazionale. A fronte delle attività di polizia giudiziaria, che hanno condotto a numerosi sequestri di animali vivi in tutto il territorio della regione, sono stati restituiti alla natura e a centri di recupero specializzati, 368 animali, e nello specifico avifauna autoctona ed esotica, rettili e scimmie.

Carabinieri Cites della Spezia

 

Ulteriore ambito operativo è rivestito dalla lotta allo smaltimento illecito ed al traffico di rifiuti, che ha portato alla scoperta di oltre 100 reati e all’irrogazione di sanzioni per circa 350mila euro. Il settore dei rifiuti, in particolare per quanto riguarda quelli provenienti da attività imprenditoriali, nonostante una lieve flessione rispetto al 2021, ha continuato ad essere uno dei core business della criminalità ambientale, rivestendo quindi una delle attività di contrasto di maggiore impiego delle unità forestali. Sono circa 25 i reati denunciati in provincia della Spezia ed elevate sanzioni per oltre 23 mila euro.

Infine i Carabinieri Forestali durante la stagione invernale, tramite il servizio dedicato Meteomont dell’Arma dei Carabinieri, che impiega personale specializzato per rilievi sia in stazioni predisposte che fuori campo utilizzando nuclei itineranti, continuano a raccogliere i dati meteonivologici al fine di elaborare il bollettino di rischio neve e valanghe giornaliero, pubblicato sul sito https://meteomont.carabinieri.it e liberamente consultabile per fruire in modo più sicuro la montagna. A tale servizio si accompagna il sistema Nevicate in Atto che fornisce in tempo reale tramite le pattuglie sul territorio, informazioni e foto della rete viaria in caso di maltempo.

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