Sembra proprio che i cantieri delle piazze alla Spezia non abbiano molta fortuna. Prima, durante e dopo. Le incredibili vicende di Piazza Verdi sono ben lontane, nel tempo e nel tenore, ma i lavori in Piazza Cavour si candidano a seguirne almeno in parte le orme.
Nei giorni scorsi l’allegro vociare di ambulanti del mercato ha lasciato il posto al frastuono del martello demolitore, spesso accompagnato da una nube di polvere. E questo è solamente l’ultimo dei problemi in ordine di tempo che gli operatori e i negozianti a corona della piazza stanno sperimentando, insieme ai clienti, a causa dei lavori in corso.
Ieri mattina nella zona più vicina alla ruspa al lavoro era impossibile parlare a più di un metro di distanza dal proprio interlocutore. E il giorno prima si è reso anche necessario l’intervento della Polizia municipale affinché l’area di lavoro venisse bagnata allo scopo di abbattere le polveri che si sollevano durante la demolizione della vecchia pavimentazione.
“Dovremmo avere le cuffie per proteggere le orecchie e mascherine per non respirare il polverone. E dovrebbero averli anche i clienti. Ma questo non impedirebbe alla polvere di depositarsi su frutta, verdura e formaggi…”, ci spiega, urlando, un commerciante.
La domanda sorge spontanea: perché non concentrare le operazioni di demolizione al pomeriggio, quando sia gli operatori che la clientela sono decisamente meno? “Lo abbiamo chiesto, ma ci è stato risposto che non è possibile”. E così le mattine di inizio 2023 sono trascorse accompagnate da un fracasso assordante. Ora il grosso del lavoro di frantumazione dell’impiantito del quadrante oggetto di intervento è alle spalle, ma il problema si riproporrà nei prossimi mesi per l’area successiva.
Ma la cantierizzazione della piazza, come dicevamo, ha portato con sé altre criticità. Tra queste quella legata al parcheggio. Mentre durante il mese di dicembre l’area centrale della piazza, coperta da una tensostruttura temporanea, era occupata dai banchi sfrattati dal cantiere, diversi clienti che cercavano parcheggio per fare la spesa, così come alcuni automobilisti che si trovano a cercare un posto per l’auto nel pomeriggio, si sono trovati la più classica delle sgradite sorprese sul parabrezza. Con l’avvento dei lavori nel primo quadrante, infatti, l’organizzazione degli stalli di Corso Cavour lato arsenale è stata modificata, invertendo in parte i posti riservati alle auto con quelli per i ciclomotori. Un’operazione accompagnata da una nuova segnaletica verticale e da nuove strisce sull’asfalto, ma non dappertutto la situazione si poteva definire chiara.
“Alcuni clienti – aggiunge l’ambulante – hanno preso una multa salata per soli 10 minuti di sosta, essendo peraltro convinti di aver parcheggiato in maniera corretta, visto che la segnaletica orizzontale era piuttosto confusa. E’ stato anche chiesto di annullare i verbali per questa ragione, ma dalla Polizia locale è arrivato un secco no e un rimando agli uffici comunali della Mobilità per avere chiarimenti o migliorie nella segnaletica orizzontale”.
Due problemi, quelli esposti sino a ora, tutto sommato risolvibili con pochi accorgimenti ma certamente molto evidenti e fastidiosi per chi li subisce.
Sono meno evidenti, ma hanno un peso maggiore, invece, quelli che riguardano i lavori appena eseguiti.
In particolare, a finire nel mirino delle critiche, è la pavimentazione: in corrispondenza dei due pilastri portanti verso il centro della piazza il cemento presenta già alcune crepe e alcune grate e tombini sono potenzialmente pericolosi. Ma quel che è ancora peggio, se possibile, è che la superficie della pavimentazione risulta essere decisamente assorbente a causa del mancato trattamento con polvere di quarzo.
“E’ incredibile, ma il pavimento di prima assorbiva lo sporco e le macchie molto meno di quello attuale”, confessa un altro operatore. E infatti basta dare un’occhiata superficiale per notare segni delle gomme delle spazzatrici e macchie di vario genere. E non si tratta di segni dell’ultima ora, sono presenti da settimane e non vogliono sapere di andarsene. Per essere un pavimento nuovo di zecca le premesse non sono certo positive.
Stando a quanto raccolto le crepe in prossimità delle colonne si sarebbero potute facilmente evitare collocando dei giunti di dilatazione, mentre l’impermeabilizzazione della pavimentazione, prevista prima della consegna del quadrante agli ambulanti, dovrebbe essere recuperata in un secondo momento. Ma va da sé che questo comporterà nuovi spostamenti e nuovi disagi.
Intanto nella parte centrale della piazza, sotto le vele, piove ancora a causa delle infiltrazioni nella copertura.
Dopo i proclami di alcuni anni fa, quando Piazza Cavour sembrava destinata a un rinnovamento in stile liberty e poi traendo ispirazione dai più bei mercati coperti d’Europa, le opere messe a bilancio si sono ridotte a una serie di interventi che sono poco più che una manutenzione. Oggi, saggiato il tenore dei lavori sino a questo momento, le aspettative si sono ulteriormente ridimensionate. Non rimane che attendere la fine di tutto questo, ma l’impressione è che sia necessario un cambio di passo. Anche perché l’importo dei lavori sfiora i 3 milioni di euro. Non propriamente briciole, anche in un periodo di prezzi alle stelle.