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Venerdì in consiglio

“Lungomare Lerici, progetto costoso e fumoso. E anche questa volta non c’è stato coinvolgimento cittadinanza”

Nebbia Colomba e Ratti: "Il nostro gruppo ha dovuto aspettare due mesi per averlo".

Bernardo Ratti ed Emanuele Nebbia Colomba

Primo lotto del progetto di riqualificazione del Lungomare Vassallo venerdì in consiglio comunale a Lerici. “E’ evidente che il lungomare e la parte finale della passeggiata necessitino di migliorie, di una risistemazione e di manutenzioni periodiche, ma, come sempre avviene da parte dell’amministrazione lericina, anche questa volta si è proceduto senza mai coinvolgere la cittadinanza in questi “mega progetti”, mai condividendoli e mai ascoltando eventuali indicazioni, né facendo altresì partecipi le minoranze consiliari e i comitati di frazione. E sempre con la scusante che “fa parte del programma” quando sul programma invece, questo come altri temi, è limitato a poche righe generiche”. Così in una nota Emanuele Nebbia Colomba e Bernardo Ratti del gruppo di opposizione ‘Siamo il Golfo dei poeti’. “Il nostro gruppo ha dovuto aspettare due mesi per avere il progetto da parte dei Lavori pubblici – proseguono i consiglieri comunali -, nonostante richieste ufficiali, solleciti, telefonate, segnalazioni a enti di controllo, quando è diritto di qualsiasi cittadino avere risposta in un tempo limitato, maggiormente per un consigliere comunale (solo per i tempi più ristretti di risposta) che ha anche il dovere di vigilare. La risposta è pervenuta il 31 dicembre e solo successivamente al post su Facebook, con qualche disegno, da parte del sindaco”.

“Parliamo di un progetto costoso – continuano -, che ha visto alternarsi incarichi a più professionisti che hanno prospettato diverse soluzioni, ovviamente (avendo lavorato) sempre pagati. Decine di migliaia di soldi pubblici ad architetti, agronomi, ingegneri, incaricati con determine ufficiali, poi cambiati in corsa”, aggiungono Nebbia Colomba e Ratti, che parlano altresì di “un progetto fumoso su cui la stessa Soprintendenza ha chiesto sostanziali integrazioni facendo emergere “perplessità” e costringendo l’amministrazione a “sospendere” la valutazione del progetto nel suo complesso limitandosi al primo lotto (da Piazzetta Tarabotto al pontile)”. E aggiungono: “Viene detto che “il progetto prevede il mantenimento dell’atmosfera e delle caratteristiche preesistenti reinterpretando in chiave contemporanea il linguaggio caratterizzante il contesto”. In che modo, dato che il progetto complessivo non è disponibile, visto che è stata “sospesa” la valutazione nel suo insieme? Difficile un “mantenimento” se anche il resto dei giardini sarà “contemporaneizzato”, e, se anche i vialetti dovessero essere modificati, il contesto paesaggistico muterebbe in maniera sostanziale. Anche l’indicazione di “revisione nel disegno dei giardini” smentirebbe il “mantenimento”: tra l’altro i giardini, che hanno oltre 80 anni, devono mantenere la loro conformazione storica. Così come la variazione della pavimentazione in pietra lavica, l’utilizzo dello stesso asfalto “natura” di Piazza Battisti per alcune zone, l’utilizzo di pietra “dolomia” per i muretti, porteranno, di fatto, a un cambiamento rilevante dell’intera passeggiata. Che potrebbe anche essere migliore, ma sicuramente diversa”.

“La gestione della vegetazione è poco chiara, anche se la nuova perizia del dott. Martinelli si limiterebbe, nell’immediato, al taglio di due alberi, mancando il Regolamento del verde comunale. Come si intendono stabilizzare le radici dei pini in essere? Cosa si intende per piante “autoctone”, quando i giardini liguri sono famosi anche per le piante “esotiche”?”, proseguono, definendo poi “poco comprensibile la “normativa urbanistica” della relazione, mancando precise indicazioni progettuali e di attuazione delle migliorie prospettate: nuovi parcheggi a margine dell’abitato in sostituzione a quelli esistenti (dove e con quali valutazioni?); eliminazione del traffico di attraversamento esterno dalle aree del centro abitato (dove? Mancano le indicazioni del piano del traffico e come sarebbe attuato); miglioramento del traffico a mare (in che modo, quando addirittura, in un altro progetto invasivo si prospetta l’eliminazione di uno dei due pontili passeggeri); in che modo si sistemerebbe la Rotonda a “nuova piazza sul mare” visto che manca il progetto complessivo?; quali e come sarebbero realizzati “i punti di interesse” indicati tra il Lido, l’Erbetta e la Rotonda? E ancora, i parcheggi per ciclomotori diminuiranno da 43 a 17. Come è stato valutato il nuovo impatto? E come saranno ricollocati gli spazi del Bar Costa visto il prospettato spostamento della fermata Bus? Quanti posti auto andranno cancellati?”.

“Come si evince quindi è tutto molto vago, senza una visione d’insieme (almeno per la documentazione fornita) e senza un progetto complessivo. Non si vuole essere per i no a prescindere, ma per progetti così importanti, che cambierebbero in maniera sostanziale e definitiva la conformazione e il paesaggio del borgo, ci deve essere chiarezza, necessariamente si deve coinvolgere la popolazione, si devono presentare ipotesi prima, si devono concertare le scelte con i cittadini per evitare irreversibili trasformazioni”, conclude la nota dei consiglieri Nebbia Colomba e Ratti.

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