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Il caso

Classi piene e anno scolastico cominciato, bimbi stranieri non riescono ad andare a scuola

La vicenda accade nel territorio comunale della Spezia. Il Comune di Vezzano Ligure si è detto pronto ad accoglierli ma sarà da sciogliere un nodo, bello grosso, sul trasporto scolastico. Tra l'amministrazione vezzanese, quella spezzina prosegue il confronto e l'Ufficio scolastico regionale per domani ha fissato un incontro per trovare una soluzione.

Vezzano ligure

Un gruppo di bambini arrivato in Italia per il ricongiungimento familiare non “riesce” ad andare a scuola nel territorio comunale della Spezia. I motivi sarebbero due: molti istituti sarebbero “a tappo” e l’anno scolastico è cominciato da troppo tempo per permettere nuove iscrizioni se si seguono alla lettera le disposizioni ministeriali. Il gruppo interessato da questo inghippo sarebbe composto da una decina di bambini, tutti in età della scuola dell’obbligo. La sezione territoriale spezzina dell’Ufficio scolastico regionale è a conoscenza della questione e sta ragionando come uscire dall’impasse e per domani ha organizzato un incontro con il Comune della Spezia e di Vezzano Ligure.

L’amministrazione valligiana è coinvolta perché, al momento. l’unico Comune che si è detto pronto a fare qualcosa è quello di Vezzano Ligure per il quale però il problema è un altro: il trasporto scolastico. A spiegare la situazione è il primo cittadino Massimo Bertoni: “Io ho dato la mia disponibilità perché, nonostante tutte le difficoltà, i bambini non possono essere lasciati senza istruzione. La struttura idonea sarebbe a Vezzano Capoluogo. Gli alunni non sono residenti nel Comune che amministro ed è molto complesso anche organizzare il trasporto scolastico perché: non abbiamo ancora il numero definitivo di quanti siano, sappiamo che la loro età rientra nella fascia dell’obbligo ed implica orari differenti per l’entrata e l’uscita da scuola.  E’ chiaro che ci siano dei problemi e in questi giorni ho avuto un fitto scambio sia con l’assessorato preposto della Spezia che con l’Ufficio scolastico regionale. Con l’incontro di domani speriamo che si possa trovare una soluzione sia provvisoria ma che permetta di ragionare per un progetto a lungo termine”.

“L’arrivo in Italia di minori tramite il ricongiungimento familiare non è una novità ma negli ultimi anni, tra emergenze umanitarie e costanti flussi migratori, la richiesta di entrare con l’anno scolastico in corso è sensibilmente aumentata – aggiunge il sindaco -. E’ fondamentale garantire a questi bambini l’istruzione. Recentemente abbiamo accolto altri due bambini, residenti nel territorio comunale della Spezia, e per sopperire a diverse problematiche, tra queste anche il sevizio mensa, siamo riusciti a inserirli entrambi nel solito plesso. E’ chiaro però che serve un’azione strutturata a monte per far fronte anche a molte altre situazioni che si presenteranno in futuro”.

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