Ponzanelli sullo sfidante Guccinelli: “Vuole una mostruosa strada in Tenuta”

Approvata in nottata in consiglio comunale la proposta di vendita dalla Marinella Spa al Comune di Sarzana di beni  (terreni e due edifici) funzionali alla concretizzazione del progetto Pinqua – Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare nella frazione marittima sarzanese. L’opposizione, che ha scelto di non partecipare alla votazione finale, pur generalmente promuovendo l’idea del Pinqua ha serratamente puntato il dito su quello che è stato il percorso che ha condotto alla discussione della pratica, lamentando, in estrema sintesi, carenze di approfondimento e documentazione e, in particolare il consigliere Mione, sollevando dubbi sulla condotta del presidente del consiglio Rampi, che è tornato a respingere i rilievi dell’esponente dell’opposizione. Dal canto suo la maggioranza ha sostenuto la bontà e la correttezza dell’iter, ravvisando una natura ostruzionistica nell’azione dell’opposizione, accusandola a tratti di gossip, respingendo ipotesi alternative come quella dell’esproprio e mettendo in dubbio, questo in particolare in riferimento al Partito democratico (e con menzione della lettera inviata dai Dem al Mit nel febbraio 2022), il reale favore sul Pinqua. Tema quest’ultimo che ha introdotto una delle considerazioni di sapore elettorale – fra un semestre l’appuntamento con le comunali – della serata: “Il Pd la pratica non vuol farla passare perché ha paura che la sindaca Ponzanelli vinca con il 70 per cento“, ha osservato il consigliere Luca Ponzanelli (“pecca di hybris, così si scatena l’ira degli dei”, la replica di Mione). E un rapido sguardo all’agone elettorale l’ha dato anche la sindaca stessa nell’illustrazione della pratica, quando ha detto che senza il declassamento del rischio idraulico “ci saremmo trovati ridotti a raccontare favole e idee irrealizzabili come quella ad esempio anche un po’ grottesca di spostare la Litoranea realizzando una nuova mostruosa strada in mezzo alla Tenuta”, chiaro riferimento a una proposta-sogno dello sfidante Renzo Guccinelli. Stesso tasto toccato poi anche da Rampi, che ha affermato che “c’è chi attinge a politici abbastanza datati, che hanno già dato, ma che pare abbiano ancora un bell’appeal, anzi vengono a dirci le loro idee: una bella autostrada nella Tenuta di Marinella. Altroché i passaggi pubblici… questo è il bel progetto del futuro sfidante del sindaco Ponzanelli. Ha questo sogno, ma i sogni di alcuni sono i nostri incubi”.

Un passaggio della prima cittadina ha inoltre innescato un intervento di Mione, che ha accostato la prima cittadina vicina all’approdo alla forza ora traino del centrodestra a ogni livello. “Voglio credere e sperare che l’intero consiglio voterà favorevolmente – aveva detto Ponzanelli -, voglio sperare si eviteranno trucchetti da vecchia politica come astensione, uscita dall’aula, proposizione di qualche tesi improbabile”. E Mione: “Poco garbato e poco corretto definire scelte come l’astensione cosa da vecchia politica. Forse la sindaca si sta avvicinando a chi non piacciono molto le minoranze, a chi predilige il pensiero unico. Del resto la sua deriva politica è ormai nota. Lo testimonia il fatto che il povero partito di Toti alle politiche a Sarzana è stato premiato con l’1,5 per cento, non l’ha votato nessuno; il partito che rappresenta il presidente della Regione e il sindaco forse non l’ha votato nemmeno lei, forse sindaca ha votato Fratelli d’Italia, con la quale la vedo flirtare molto di più. Questa è la sua deriva politica ed è giusto che consiglieri e cittadini la conoscano. Perché altrimenti vuol dire che il suo appeal politico a livello nazionale è dell’1,5 per cento, un fallimento pauroso”.