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Marinella, Pd Sarzana: “Privato detta le regole al Comune. Pinqua subalterno al progetto di rigenerazione”

Borgo Marinella

“L’Amministrazione Comunale, dopo aver taciuto per due anni l’esistenza del Piano di rigenerazione urbana presentata dalla Marinella spa, strumentalmente legato dal quadro economico finanziario al progetto Pinqua finanziato dal Ministero, improvvisamente nel Consiglio Comunale del 29 dicembre, forse folgorata dall’ultimo diktat di Marinella spa, ha affermato, in accordo con il privato, che “l’unitarietà dei due progetti è ritenuta essenziale dalla stessa Amministrazione atteso che il Pinqua è per definizione inserito nel più ampio progetto di rigenerazione urbana del borgo di Marinella”.

Andando con ordine: i liquidatori di Marinella spa appena prima di Natale scrivono che non avendo il Comune deliberato in merito alla proposta irrevocabile di vendita, entro i termini previsti del 31.12.2021, quella proposta non è più valida. In data 27 dicembre ribadiscono che l’unica modalità per il Comune di acquisire gli immobili, di proprietà della Marinella spa, deve essere quella dello scomputo degli importi, dovuti a titolo di oneri di urbanizzazione relativi al progetto della stessa proprietà, e, concludono, affermando che il contratto preliminare di vendita sarà subordinato all’approvazione da parte del Comune del progetto medesimo. E’ evidente come sia il privato a dettare le regole e come il Pinqua diventi subalterno al progetto presentato dalla Marinella spa.

Ma questa non è soltanto una questione di principio, seppur importante, in tale modo si legano, anzi si definiscono complementari, due progetti che sono in antitesi.
Il Pinqua finanziato con 15 milioni dal Ministero ha tra i suoi obiettivi fondamentali la riqualificazione del patrimonio destinato all’abitare, l’assenza di nuovo consumo di suolo e il miglioramento dell’abitare con sviluppo dell’inclusione sociale
Il progetto di rigenerazione urbana della Marinella spa prevede una consistente nuova edificazione, proprio nel borgo, pari a circa 7700 mq., equivalenti a più di 24.000 metri cubi, tra cui, di fronte al borgo storico, una casa di riposo per ricchi di 5.500 mq; la superficie, per intenderci, pari a quella del più esteso supermercato di Sarzana, ne consegue un nuovo e consistente consumo di suolo e non contribuisce ad un miglioramento dell’abitare, né ad uno sviluppo dell’inclusione sociale.
Il comportamento dell’Amministrazione ancora una volta risulta chiaro nel non voler perseguire principalmente gli interessi pubblici e non può continuare a dire che deve cedere al ricatto di Marinella spa per non perdere il finanziamento ministeriale, il Pinqua è un progetto di interesse pubblico e quindi basterebbe “minacciare” il ricorso all’esproprio dei beni necessari ed utilizzare la modalità dell’occupazione d’urgenza per rispettare anche i tempi del Pinqua.

Queste modalità sono più che conosciute, per cui non resta che pensare ad un comportamento, ben che vada, poco chiaro, anche perché di nitido vi è l’uso di un recupero, più che condivisibile, per nascondere una operazione di speculazione edilizia, colpevolmente aggravata dallo sfruttare finanziamenti pubblici per agevolare iniziative private. PD Sarzana

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