Non ha soddisfatto il gruppo consiliare lericino Cambiamo con passione la risposta dell’assessore alle Politiche sociali, Alessandra Di Sibio, all’interrogazione presentata in consiglio da Gabriele Fresco in merito alle spese della seconda edizione del Festival della Salute, tenutasi lo scorso ottobre. “Quanto è stato speso, in totale e in dettaglio per singole voci, per la realizzazione del Festival? Da quali capitoli di spesa del bilancio 2022, nel dettaglio e per singole voci, sono stati attinti soldi?”, ha chiesto l’esponente di Cambiamo con passione in occasione della seduta consiliare del 23 dicembre. Nella sua risposta, l’assessore Di Sibio con soddisfazione ha fatto una panoramica sulla manifestazione, sui vari eventi, sul loro significato, ringraziando i vari attori coinvolti, e in merito ai costi ha spiegato che l’impegno di spesa sostenuto dai Servizi socio sanitari è stato complessivamente di poco più di 33 mila euro – illustrandone la ripartizione voce per voce, dai quasi 27mila euro per relatori e collaboratori alle poche decine per l’affissione dei manifesti. “Grazie a sponsor quali la Società di mutuo soccorso Cesare Pozzo, Banca Carige e Regione Liguria – ha aggiunto – sono rientrati nelle casse del Comune 10.625 euro, pertanto l’impegno di spesa è stato di 22.395,57 euro“, ai quali si aggiungono, ha concluso, le spese sostenute dalla Sviluppo turistico Lerici per tensostruttura e servizi accessori, in tutto poco meno di 19mila euro.
“Nel corso dell’ultimo consiglio comunale – interviene in una nota il gruppo consiliare Cambiamo con passione, rappresentato in consiglio dalla capogruppo Arianna Bucci e dal consigliere Fresco – si è percepita chiaramente la stizza dell’assessore Di Sibio nel fornire, si fa per dire, le risposte richieste dall’interrogazione del consigliere Gabriele Fresco. Risposte generiche e palesemente fuori tema, come tali assolutamente non soddisfacenti. A fronte di richieste chiare e puntuali sulle spese sostenute per organizzare il Festival della Salute l’assessore si è speso in una lunga auto celebrazione magnificando la bontà e il successo dell’iniziativa e citando dati quantitativi di contenuto generico e vago privi di qualsivoglia dettaglio utile a comprende quali fossero – in concreto – i singoli capitoli di bilancio utilizzati dall’amministrazione comunale. Infatti, in tutta onestà, non si è ancora capito. Una performance forse adatta ad un comizio elettorale, non certo ad un contesto istituzionale”.
“Chiariamoci: nessuno ha messo in dubbio la bontà ed il successo dell’iniziativa (anche se qualche riflessione sui costi complessivi, che sono davvero rilevanti, andrebbe fatta) – proseguono da Cambiamo con passione -. È stata richiesta semplice e doverosa trasparenza dei costi sostenuti e della poste di bilancio utilizzate. Tutto qui. Ad oggi prendiamo atto che non si sa (ribadiamo: in dettaglio. Come richiesto) come sia stato finanziato il corposo costo del festival e, soprattutto, che è ciò che più ci interessa, se siano stati dirottate risorse dai capitoli di bilancio delle politiche sociali, il che rappresenterebbe un fatto grave soprattutto in un momento di difficoltà per le famiglie come è quello attuale. La trasparenza amministrativa non è un optional ma un dovere di chi amministra pro tempore la cosa pubblica così come altrettanto doveroso è il ruolo di vigilanza e controllo degli amministratori comunali. Tutti, nessuno escluso e a maggior ragione quelli di minoranza. Restiamo in attesa di una risposta puntuale che, se del caso, chiederemo in forma ancora più specifica nel contesto istituzionale preposto attraverso un’ulteriore interrogazione”.
