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Niente verifiche né registro elettronico, la via intrapresa dalla primaria di Fosdinovo

"Ai test valutativi viene preferita l’attività quotidiana, che più di ogni altra evidenza i progressi o le eventuali difficoltà che i bambini possono trovare nell’apprendimento".

Scuola primaria di Fosdinovo

La primaria di Fosdinovo è tra le scuole che in questi ultimi anni stanno rivalutando il modo di verificare e valutare i progressi degli alunni. Da diversi anni infatti aderisce alla rete delle Scuole senza zaino, promossa da Marco Orsi agli inizi del 2000, che si ispira ai classici della pedagogia e dell’educazione, da Pestalozzi a Rousseau, da Dewey a Freinet, da Cousinet a Don Milani, da Steiner a Montessori, e che promuove l’autonomia e la responsabilità del bambino durante la sua crescita. E proprio nell’ottica dell’autonomia e della responsabilità degli alunni, la scuola di Fosdinovo prevede una forma di valutazione chiamata mite, cioè una valutazione che deve aiutare gli studenti a prendere coscienza delle proprie capacità.
“Ai test valutativi, le famigerate verifiche – spiegano dalla primaria -, viene preferita l’attività quotidiana, non il momento del controllo, che più di ogni altra evidenza i progressi o le eventuali difficoltà che i bambini possono trovare nell’apprendimento. In particolare la scuola non vuole stigmatizzare gli errori – un normale passaggio nell’apprendimento di qualsiasi attività (non si dimentichi la saggezza popolare con sbagliando si impara o chi non sbaglia non impara) – ma privilegia piuttosto l’incoraggiamento al miglioramento secondo i tempi e le attitudini personale. La valutazione è quindi costruita con i bambini all’interno di un percorso formativo determinato a farli diventare protagonisti e dunque responsabili del loro apprendimento (ad esempio deve essere il bambino a dire se utilizza le parole chiave per creare uno schema o una mappa o se interviene nelle conversazioni sull’argomento studiato) e fornisca loro i primi germogli di un spirito autovalutativo che li accompagnerà nel loro diventare adulti”. E’ per questo che nella scuola primaria di Fosdinovo il registro elettronico aperto alle famiglie perde la sua funzione. “Ai bambini, come sosteneva Maria Montessori, viene infatti insegnato a fare da soli: se ci sono attività da fare a casa vengono scritte sul diario e non diventano “un compito” per i genitori e le valutazioni (espresse con base, intermedio o avanzato) non hanno motivo di essere esplicitate perché l’obiettivo è l’apprendimento per il gusto dell’apprendimento e non per il raggiungimento di un livello”, concludono dalla primaria.

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