Fumi delle navi, Antonini: “Come si è pensato di ridurre il rischio? Siamo ancora senza vere risposte”

“Ho apprezzato l’intervento per quanto riguarda l’impegno in visione futura del presidente dell’Autorità di sistema portuale, Mario Sommariva, in commissione consiliare. Ma sotto il profilo giuridico non ho acquisito certezze rispetto a quali misure avrebbe adottato l’Adsp dopo la comunicazione di Arpal dello sforamento dei limiti di legge avvenuto negli anni 2017, 2018 e parte del 2019”. Così Valentina Antonini commenta le dichiarazioni rese dal presidente dell’ente di Via del Molo di fronte ai membri della commissione Ambiente del Comune della Spezia nel pomeriggio di venerdì scorso riguardo all’incidenza delle emissioni delle navi da crociera sull’inquinamento dell’aria nella zona di San Cipriano.
“Asl 5 – prosegue Antonini, che è la rappresentante legale delle associazioni che hanno presentato un esposto alla procura della Repubblica sul tema – ha configurato un rischio sanitario, mentre l’Adsp dice che gli sforamenti legati alle navi da crociera sono solo a metà: non c’è sintonia. E’ un bene che sia stato presentato un esposto che ha fatto emergere questo problema: ora attenderemo le conclusioni della Procura. Le dichiarazioni dell’Adsp dal punto di vista legale non sono soddisfacenti perché sono tutte in prospettiva, riguardano il futuro. I presentatori del ricorso chiedono invece risposte su quanto successo tra il 2020, quando Arpal inviò la nota relativa agli sforamenti del 2017, 2018 e del 2019. Anche perché tra i destinatari c’era anche l’Autorità di sistema portuale. Come si è pensato di ridurre il rischio sanitario? Usciamo con elementi utili, ma senza vere e proprie risposte”, conclude Antonini.
Il tema, che anima da settimane il dibattito pubblico e scandisce l’attività amministrativa con le audizioni delle istituzioni da parte dei commissari, sarà nuovamente protagonista davanti ai consiglieri comunali che compongono la commissione e al presidente Matteo Basso nel corso del pomeriggio di venerdì 9 dicembre, quando a essere ascoltati saranno proprio associazioni e comitati ambientalisti.