LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Botta e risposta social

Fine di Sarzana Popolare, Mazzanti: “Alcuni hanno sputato nel piatto nel quale andranno a mangiare”

La replica di Rampi: "Si preparano a sostenere di nuovo Cristina Ponzanelli per consolidare un'esperienza a cui sembri guardare con rassegnata nostalgia".

Sarzana popolare

L’annuncio della fine dell’esperienza politica di Sarzana Popolare dato ieri dai consiglieri rimasti e dal fondatore del gruppo Andrea Costa, ha avuto anche una coda social abbastanza polemica con lo scambio fra Fioretta Mazzanti – che nel settembre 2020 passò all’opposizione nel gruppo di Mione – e il presidente del Consiglio comunale Rampi.

“Mi sfugge – ha scritto Mazzanti commentando la notizia – cosa porta persone che si sono prodigate a scrivere trattati sull’incoerenza quando ho abbandonato questa maggioranza, ad abbandonare la nave frettolosamente per posizionarsi dove possono, più che dove vogliono, visto che alcuni di loro hanno sempre sputato esattamente nello stesso piatto nel quale adesso andranno apparentemente a cercare di mangiare. Eh si, proprio di mangiare si tratta; uno dei cinque bisogni primari di fronte al quale l’orgoglio passa in secondo o terzo piano. Ci sono poi casi dove la regola dell’”uno vale uno” si trasforma nella regola dell’”uno vale mezzo ma se e’ in consiglio comunale lo prendo lo stesso”. Sono i miracoli della politica che spingono persone a fare di tutto pur di salvare una poltrona che in prospettiva, non si sa mai, può portare qualcosa. Mi domando – ha aggiunto – se e’ questo che vogliono i Sarzanesi. Dopo tanti anni di sinistra e’ stato giusto provare a cambiare: troppa gente che si spartiva sapientemente il potere in una città che comunque era il cuore pulsante della vallata. Ora sono spariti il “sapientemente” ed “il cuore della vallata” ma il resto è uguale o persino peggio di prima, in un valzer di poltrone che, caso unico al mondo, non è gestito dal direttore d’orchestra ma dal Presidente del teatro”.
“Sono indeciso fra “un bel tacer non fu mai scritto” e il “senti da che pulpito viene la predica” – ha replicato Rampi – cara Fioretta, nel simbolo sotto il quale ti eri fatta eleggere, quello per cui i cittadini di Sarzana avevano votato con chiarezza e nel quale d’altro canto militavi all’inizio con entusiasmo, c’era scritto Ponzanelli Sindaco. Non servono corsi di psicologia per capire quale mandato avessero ricevuto dai Cittadini i consiglieri eletti nella Lista Ponzanelli Sindaco. E tutti i tuoi colleghi si preparano a sostenere di nuovo Ponzanelli per consolidare una esperienza che ha rotto stantii ed insalubri meccanismi di potere, a cui Tu ora, invece, sembri guardare con rassegnata nostalgia”.

(nella foto l’iniziale gruppo consiliare di Sarzana Popolare)

Più informazioni
leggi anche
Andrea Costa e Francesco Ponzanelli
"mi perplime che si parli di un concordato"
Fine di Sarzana Popolare, Francesco Ponzanelli: “Chi non ha supportato il progetto riconosca le proprie colpe”