È andata oltre ogni aspettativa la fase sperimentale sull’impianto di mitili e ostriche al largo di Punta Bianca. Partito nel 2019 infatti il progetto ha vissuto la fase più intensa dei campionamenti nell’ultimo anno, che ha confermato non solo l’ottimo stato di salute dell’acqua ma anche la presenza di condizioni ottimali per lo sviluppo di mitili che, vista la classe sanitaria accertata di categoria “A”, potrebbero essere addirittura immessi subito sul commercio senza passare dallo stabulatore. Risultati molto incoraggianti dunque, presentati oggi nella Sala consiliare di Ameglia dove ha portato i suoi saluti anche il vicepresidente della Liguria e assessore all’acquacoltura Alessandro Piana: “Il nostro pescato – ha detto – non garantisce soltanto qualità organolettiche che ci vengono chieste dal mercato, ma tracciabilità e garanzia sanitaria rispetto a prodotti provenienti da altre parti dell’Europa e del mondo. Sono contento che questa prima fase abbia dato risultati importanti perché è importante rilanciare un settore strategico come la mitilicoltura che sta facendo la fortuna della realtà spezzina. Ringrazio il mio precedessore Stefano Mai per aver avviato questo progetto, il Comune di Ameglia e tutte le realtà che hanno dato il loro contributo”. Di un “progetto ambizioso, innovativo e importante sotto il profilo dell’economia, del prestigio e della qualità del prodotto” ha parlato invece il sindaco Umberto Galazzo che a sua volta ha ringraziato il suo predecessore Andrea De Ranieri (presente in sala) per aver subito colto e sposato convintamente la proposta della Regione. “La qualità degli enti coinvolti – ha aggiunto – e dei relatori, fanno capire l’importanza di quanto fatto finora, con la speranza che questo prodotto possa prendere campo il più possibile con ripercussioni positive per tutto il territorio”.
A lodare il “grandissimo lavoro di squadra per sintetizzare un lavoro di analisi pazzesco” è stato invece Stefano Lottici di Arpal Liguria, mentre il collega Luigi Martella illustrando i dati ha sottolineato: “Nessuno dei 61 parametri chimici ricercati nei molluschi allevati nell’anno di sperimentazione ha superato i limiti di legge. Le acque marine monitorate presentano infatti caratteristiche oligotrofiche di buona qualità ambientale se non addirittura eccellente”. Dati molto incoraggianti anche quelli raccolti da Asl5 e presentati da Erica Costa: “La valutazione igienico sanitaria di Punta Bianca e i valori di muscoli e ostriche hanno permesso di inquadrare la zona nella Classe Sanitaria A che consente di immettere questi molluschi direttamente sul commercio con una filiera cortissima”. Quanto alle varie tipologie, secondo la veterinaria, le ostriche piatte “hanno mostrato fin da subito segnali di sofferenza mentre i mitili hanno prodotto grandi quantità di novellame con un incremento percentuale dell’accrescimento del 72% rispetto al 62% delle ostriche concave”.
A definire l’acqua di Punta Bianca “un’eccellenza, con i migliori parametri del Golfo” è stata Laura Serraca dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, mentre Chiara Lombardi, ricercatrice Enea, ha evidenziato la capacità dei molluschi di intrappolare il carbonio e di conseguenza l’importanza di incrementare la loro presenza nell’ambiente marino e dunque di un progetto come quello amegliese che ha avuto ampio sostegno anche dall’Osservatorio Ligure per la Pesca e l’Ambiente rappresentato da Andrea Molinari, mentre Mirvana Feletti – responsabile regionale di pesca e acquacoltura ha ricordato: “L’iniziativa è partita nel 2019 ed è arrivata a oggi dopo tre anni sconvolti da fatti epocali come pandemia, guerra ed emergenza idrica che hanno ridotto l’occupazione e fatto lievitare i costi delle materie prime. Il nostro settore è quindi diventato strategico per contribuire all’occupazione e all’autonomia alimentare, dando occasioni di sviluppo e opportunità. Quello che all’inizio sembrava un progetto visionario si è concretizzato passo dopo passo”. Questo anche grazie all’imprescindibile apporto dei Mitilicoltori Spezzini, così il presidente Eugenio Borio: “Per noi è un onore partecipare a un’attività che può portare sviluppo a tutto il territorio grazie a una grande sinergia”. Paolo Varrella, presidente dei Mitilicoltori Associati ha quindi ricordato tutti i progetti che coinvolgono i produttori che uniscono ricerca, sperimentazione e attività orientate verso la totale riduzione delle emissioni per la mitilicoltura. Infine Federico Pinza, direttore della Cooperativa: “Dopo due mesi dalla posa di muscoli e ostriche abbiamo notato una crescita che non riuscivamo quasi a gestire e che ci fa ben sperare per il futuro”. Infine Raffaella Fontana, vicesindaco di Ameglia: “È stato fatto un grandissimo lavoro da parte di tutti che ha dimostrato l’ottima qualità delle nostre acque e la possibilità di sviluppo di ostriche e muscoli, in grado di dare un impulso all’attività economica senza alcun impatto ambientale. Vogliamo traguardare una produzione certificata biologica visto che ci sono tutte le premesse, sperando che si possa arrivare all’apertura di un punto vendita in loco con prezzi agevolati per le attività amegliesi. Chiediamo a tutti di portare avanti il progetto in un fondamentale percorso di valorizzazione che dovrà passare attraverso la realizzazione di un marchio “Muscoli di Punta Bianca” che identifichi prodotto e territorio”.