Tra i nomi più chiacchierati in ottica mercato dello Spezia, ci sono il portoghese Joao Moutinho e lo statunitense Johnny Cardoso, ormai in procinto di arrivo nel Golfo dei Poeti. Due trattative ben avviate ma che non per questo si possono considerare ormai chiuse, come ammette il direttore Eduardo Macia, in un incontro con la stampa nella mattinata: “Le trattative sono avviate, ma se vuoi anticipare l’arrivo ci sono diversi passaggi. Devi avere il nulla osta perché il mercato non è iniziato, poi c’è il rischio infortuni e la responsabilità. È un meccanismo complesso, ma cercheremo di anticipare l’arrivo”, ha spiegato il direttore dello Spezia, aprendo poi ad una analisi a tutto tondo degli obiettivi del club ligure in questa finestra invernale: “Una cosa che non farò è prendere qualcuno il 31 gennaio, ve lo posso promettere. Compreremo calciatori nostri. Non voglio giocatori in prestito, non mi piacciono, se vogliamo crescere ci servono giocatori che dal primo all’ultimo minuto devono dare tutto per questa società. Non gente che magari se non gioca molla, tanto è di un’altra squadra”.
“Preferisco avere un giocatore che abbia senso di appartenenza”, continua Macia. “Poi, italiani, stranieri, serve bilanciare. Ci sono stranieri che possono aiutare subito per maturità, intelligenza, ed è ovvio che noi bilanceremo tra giocatori che fanno parte del calcio italiano e altri all’interno del calcio straniero. Non siamo una nazionale, il calcio italiano va oltre. Posso avere giocatori fortissimi svedesi, che magari ci mettono tre anni a capire la Serie A e che magari in Germania giocherebbero subito bene. Posso prendere un giocatore dal campionato argentino, che dopo un mese qua gioca bene, perché è un calcio di intelligenza. Io devo costruire una base forte, poi qualche situazione particolare la possiamo fare”, conclude.