Prima, in consiglio regionale, con la risposta dell’assessore Gratarola alle due interrogazioni dell’opposizione, la garanzia dell’impegno della Regione a mantenere i corsi di laurea in Fisioterapia della Spezia e di Pietra Ligure. Quindi, nel pomeriggio, la nota del presidente regionale Gianmarco Medusei, diffusa dopo l’incontro con il rettore dell’Università degli studi di Genova, Federico Delfino, in cui si comunica che il corso spezzino non sarà disattivato.
Ma andiamo al consiglio regionale. «Regione e assessorato alla Sanità, qualora l’ipotesi di chiusura dei corsi di laurea in Fisioterapia della Spezia e di Pietra Ligure vada avanti, sicuramente si muoveranno perché non avvenga». Così oggi in consiglio regionale l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola in risposta alle interrogazioni sul destino del corso di laurea in Fisioterapia della Spezia presentate da Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente), sottoscritta dai colleghi del gruppo, e Davide Natale (Pd-Articolo Uno), sottoscritta dai colleghi del gruppo. L’assessore Gratarola ha spiegato di aver avuto un’interlocuzione con il Rettorato, apprendendo che l’iter per l’eventuale chiusura non è andato oltre la presentazione dell’ipotesi al Dipartimento. E, come detto, qualora proseguisse, Assessorato e Regione si impegneranno perché non vada a concretizzarsi. «E’ importante la presenza di alcune professioni sanitarie anche in zone decentralizzate rispetto a Genova, in modo che i giovani possano rimanere in tali zone, e non debbano venire nel capoluogo per la formazione con il rischio che poi non tornino più nelle aree di provenienza», ha affermato l’assessore, spiegando poi che «dagli uffici del Rettorato abbiamo avuto la rassicurazione che non si andrà oltre la presentazione al Dipartimento. Ma abbiam preteso qualcosa di più, non solo cioè una sospensione ma un impegno chiaro al mantenimento di una e dell’altra sede». Gratarola ha riferito anche delle motivazioni alla base dell’ipotesi chiusura dei corsi che sono emerse dal confronto con il rettorato: «Ho chiesto se sia un problema di basso numero di studenti, mi è stato detto no, perché sono almeno sessanta-settanta; c’è invece in parte un problema legato al numero dei docenti».
«Oggi in consiglio regionale l’Assessore Gratarola, su nostra sollecitazione, ha finalmente confermato che il Corso di laurea in Fisioterapia nel polo della Spezia non chiuderà – il commento del consigliere Roberto Centi -. Una buona notizia e una vittoria del territorio spezzino. Gli organi di governo dell’Università sono ritornati sulle proprie posizioni iniziali, merito anche della battaglia che come opposizioni abbiamo portato avanti. Il Corso di laurea in Fisioterapia alla Spezia rappresenta una vera e propria eccellenza, e la sua chiusura avrebbe significato una grave perdita per la città e per i suoi studenti. Adesso ci aspettiamo che lo stesso Corso di laurea sia rilanciato e sostenuto da nuovi investimenti per il futuro».
Quindi l’intervento del presidente Medusei dopo l’incontro con il rettore Federico Delfino: «Il corso di laurea di Fisioterapia del polo universitario spezzino non sarà disattivato. Nonostante i vincoli ministeriali, relativi a determinati requisiti di sostenibilità, al momento non si parla di chiusura». Nella nota anche le parole del rettore Delfino: «Puntiamo molto sul polo spezzino che, in virtù dei corsi già presenti, è già molto attrattivo, ma nelle nostre intenzioni deve diventarlo ancora di più»; il rettore a tal proposito ha altresì spiegato che l’Università ha già progettato uno Studentato ed ha avanzato richiesta di fondi a valere su bandi ministeriali. Al progetto collaborano il Comune della Spezia, Aliseo e Promostudi. «E’ mia intenzione mettermi a disposizione per fungere da tramite con il territorio e con l’amministrazione locale», ha detto ancora Medusei che, insieme a Delfino, prosegue la nota della presidenza, “ha posto l’accento su di un importante progetto non solo ligure ma nazionale: il Polo della subacquea. Il progetto avrà la governance della Marina militare che può vantare una delle eccellenze mondiali della subacquea quale il Comando subacqueo ed incursori del Varignano, la ricerca e progetti di formazione da parte dell’Università e il coinvolgimento del Comune della Spezia».
«C’è la volontà di attivare corsi capaci di richiamare studenti da tutta Italia», concludono Medusei e Delfino, che hanno in previsioni altri incontri, per seguire passo passo l’ampliamento del polo universitario della Spezia.