Qualche ora di lavoro e l’indagine sulle scritte di stampo neofascista apparse alla Spezia sono già ad una svolta. La Polizia Locale ha acquisito durante la mattinata le immagini del circuito di videosorveglianza urbana ed è riuscita a ricavare un primo identikit degli autori dello sfregio notturno. Si tratta di due individui apparentemente piuttosto giovani, in via di identificazione.
Le loro azioni si sono svolte in una zona ampiamente coperta dalle telecamere, che sono riuscite a ritrarli con chiarezza anche in volto. Un raid tra Piazza Sant’Agostino, via Sforza, Via del Prione e altre zone della città vecchia, avvenuto attorno all’1.20 della notte tra giovedì 27 e venerdì 28 ottobre. I filmati mostrerebbero uno dei due riprendere con il proprio smartphone il momento in cui viene deturpato un muro della cosiddetta Ferita di Guerra, una zona del centro storico devastata dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale, non ricostruita proprio per ricordare la tragedia in cui il fascismo sprofondò l’Italia.
Nel frattempo le scritte sono già state coperte provvisoriamente, in attesa del riconoscimento degli autori che saranno richiamati a ripristinare i muri a proprie spese. Una delle scritte, tra Via del Prione e Via Fratelli Rosselli (peraltro assassinati dal regime fascista), è stata invece coperta poiché il travertino con cui è lastricato il palazzo ha bisogno di solventi specifici per non riportare danni durante la pulitura. L’amministrazione comunale ha già contatto i condomini coinvolti.