Procedono di buona lena i lavori per la riqualificazione di Piazza Cavour. Dopo aver installato la nuova illuminazione nelle volte interne di tre quarti della struttura dei primi anni Duemila, nella giornata di ieri è stata completata anche la posa della nuova pavimentazione in cemento rasato nel quadrante tradizionalmente occupato dai banchi di ortofrutta, gastronomia e fiori. Come spesso accade quando si parla di lavori pubblici, però, la ciambella non ha il buco come alcuni speravano.
Da alcuni giorni, infatti, la presenza dei mezzi di cantiere ha imposto la chiusura di un tratto della strada che lambisce il mercato, causando disagi e malcontento tra i titolari dei negozi di alimentari, carne, pane, pesce… ma se per questo inconveniente può essere sufficiente armarsi di pazienza diverso è il discorso per quel che riguarda un altro motivo di lamentela per alcuni degli operatori del mercato.
Completata la pavimentazione del primo quadrante, infatti, i gestori di alcuni banchi di ortofrutta hanno effettuato un breve sopralluogo e hanno constatato con amarezza che non sono stati previsti allacci idrici per tutti i banchi, a differenza di quello che si aspettavano.
I pozzetti, una decina, sono infatti circoscritti all’area in cui stazionano i carrabili della gastronomia e che nelle altre zone del quadrante ne sono stati previsti solo alcuni, apparentemente a uso di altri alimentaristi. “Stiamo andando verso l’ammodernamento del mercato, che contempla anche la possibilità di ampliare l’offerta degli ortofrutta con la trasformazione dei cibi, e invece ci ritroviamo praticamente come prima. Che senso ha fare i lavori per sistemare le cose se poi saranno necessari altri tubi volanti? Non era meglio predisporre tutta la piazza, senza dover mettere nuovamente mano ai sotto servizi in futuro?”, domandano alcuni operatori incontrati nelle vicinanze del quartiere da CDS
Per fare chiarezza abbiamo interpellato il neo assessore ai Lavori pubblici, Pietro Antonio Cimino.
“Abbiamo cercato di recepire tutte le richieste provenienti dagli operatori della piazza. Nel quadrante in cui è stata completata la pavimentazione sono presenti alimentaristi e ortofrutta e sappiamo che alcuni dei banchi di gastronomia hanno la necessità di un allaccio idrico. Per questo – spiega l’assessore – abbiamo realizzato i pozzetti, che consentiranno di allacciarsi alla rete e di scaricare in maniera corretta, senza dover più installare tubazioni antiestetiche e poco funzionali. L’ufficio Commercio ha già inviato agli operatori le lettere che invitano a mettersi in contatto con Acam Acque/Iren per l’istallazione dei contatori nominali. Per i banchi di frutta e verdura, che non hanno un simile bisogno di acqua, ci saranno tre o quattro punti dotati di lavandino nell’area del mercato”.
Riguardo all’ipotesi di ampliamento dell’offerta commerciale e alimentare da parte degli operatori ortofrutticoli, Cimino risponde: “Questa trasformazione è allo studio, in fase di valutazione per il momento. Prima di tutto bisogna vedere se ci sono gli spazi sufficienti per consentire di installare fornelli o strutture del genere e se Asl acconsentirà a questa novità. Se ce ne saranno le condizioni sarà necessario installare i relativi contatori: i pozzetti ai quali potersi allacciare ci sono, anche se non sono uno per ogni banco. La fornitura elettrica, invece, sarà disponibile per tutti. Il passaggio alla trasformazione dei prodotti da parte di tutti gli operatori è da considerare in un secondo momento”.
L’assessore ai Lavori pubblici infine sottolinea sull’installazione di uno sgrassatore per le acque reflue di ogni quadrante del mercato. “Gli oli e i grassi scaricati da alcuni operatori in seguito alla vendita dei prodotti intasano le condotte di scarico delle acque grigie e quindi saranno presenti quattro contenitori delle parti grasse che verranno svuotati periodicamente dal personale addetto, consentendo condizioni di lavoro più igieniche e un miglioramento nella qualità delle acque di risulta delle attività mercatali”.
“Abbiamo ottemperato al 99,9 per cento delle richieste che ci sono giunte, se non a tutte, e ci siamo resi disponibili a modificare ulteriormente il progetto. Per esempio alcuni operatori si sono trovati bene con la tenda in plastica trasparente che delimita la tensostruttura presente al centro della piazza nei giorni di pioggia e hanno chiesto di valutare la possibilità di utilizzare qualcosa di simile sui quattro lati del mercato. E visto che la Soprintendenza ci ha bocciato ogni idea, ogni proposta di chiusura della piazza, potremmo anche prendere in considerazione l’ipotesi di utilizzare un sistema di delimitazione leggera simile a quella dei dehor“.