Prosegue la complessa attività disposta dalla Polizia di Stato finalizzata alla prevenzione ed alla repressione di tutte quelle forme di illegalità che mettono a repentaglio la civile convivenza nella vallata del Magra.
Il Commissariato di Sarzana ha infatti continuato con specifici controlli iniziati lunedì nelle aree abbandonate del Comune al termine dei quali, il personale della Polizia di Stato ha fatto ingresso nell’ex area Pangallo dove avevano trovato rifugio, in passato, alcuni senzatetto. L’area, dopo essere stata messa in sicurezza, è stata chiusa in tutti i suoi varchi di accesso da parte della proprietà.
Ma gli accessi sono ancora in corso anche nelle abitazioni site lungo la via Taruga e verso la ex stalla di Marinella ove sono stati, invece, rintracciati due gruppi di sei cittadini nordafricani che si erano impossessati di quei luoghi adibendoli a stabili ricoveri. Stupefacenti, oggetti presumibilmente bottino di reati come cellulari e capi d’abbigliamento sono stati rinvenuti dagli operatori che senza esitazione hanno proceduto a condurre gli stranieri in Commissariato per il fotosegnalamento e gli accertamenti sui beni.
Come detto i controlli erano iniziati lunedì quando il personale della Squadra anticrimine, aveva fatto irruzione nel casolare di via Taruga sorprendendo all’interno un cittadino marocchino pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti e dedito ad attività delittuose. Il 34enne, dopo essere stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per invasione di terreni e edifici, ha ricevuto un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale e condotto al Centro per Rimpatri di Torino dove nei prossimi giorni sarà accompagnato nel suo paese di origine.
Stamani, invece, alla vista dei poliziotti in borghese altri tre cittadini extracomunitari tutti di nazionalità marocchina (un 30enne, un 31enne e un 46enne) hanno tentato di scappare dopo aver gettato nelle tubature della sostanza (probabilmente stupefacente) ma ad attenderli all’esterno dell’edificio hanno però un’altra squadra del Commissariato che, dopo averli fermati, li hanno condotti presso l’Ufficio di Piazza Vittorio Veneto per gli accertamenti di rito.
Dopo un’attenta perquisizione all’interno del casolare sono stati rinvenuti alcuni oggetti tra cui sette cellulari, probabilmente proventi di furti. Terminati gli accertamenti di rito, gli uomini, irregolari sul Territorio Nazionale, dopo essere stati segnalati all’A.G. per i reati di ricettazione e invasione di terreni ed edifici, sono stati accompagnati presso l’ufficio Immigrazione della Questura di La Spezia per la notifica del Provvedimento di espulsione e per l’immediato rimpatrio con l’accompagnamento presso il Centro di Permanenza di Torino. Sono tutt’ora in corso altre ispezioni all’interno di ruderi e case in stato di abbandono. Nel corso dei servizi sono stati identificati 19 soggetti extracomunitari.