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La Pro Caprione lancia la scuola della pietra a secco: “Cavaneo patrimonio Unesco”

Due corsi dal 24 al 28 ottobre, poi un convegno al castello di Lerici.

Prende il via la Scuola del Monte Caprione

L’associazione Enrico Calzolari Pro Monte Caprione ha sviluppato il progetto della Scuola del Monte Caprione, in cui convergono una moltitudine di temi e discipline quali archeologia, archeoastronomia, geologia, botanica, sentieristica e recupero paesaggistico. Il terreno, tra la Serra e Zanego, individuato per il progetto pilota della Scuola, messo a disposizione da un socio dell’associazione, contiene emergenze culturali quali una via di lizza ancora integra, che viene dalle cave di portoro e dolomite della Rocchetta, e un cavaneo, struttura di antica origine – una capanna a falsa cupola in pietra a secco -, di cui il Caprione custodisce centinaia di esemplari, tra quelli la cui forgiatura viene ricondotta alla preistoria, a quelle edificati o riadattati nei millenni e secoli successivi.
L’appuntamento con la Scuola del Monte Caprione è dal 24 al 28 ottobre, con un corso di costruzione di un cavaneo in pietra a secco e un corso introduttivo teorico-pratico di costruzione di muretti a secco. Patrocinata dai Comuni di Lerici, Ameglia, Arcola e del Parco di Montemarcello, Magra e Vara e realizzata con il contributo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ai sensi del D.D. n.0305202 dell’8/07/2022, è proposto dall’associazione Pro Monte Caprione in collaborazione con la Scuola italiana della pietra a secco di Itla Italia – Alleanza mondiale dei paesaggi terrazzati; i due sodalizi hanno partecipato insieme, con successo, al bando che ha consentito di intercettare le risorse ministeriali).

Prende il via la Scuola del Monte Caprione

“Un’idea che a cui lavoravamo da tanto tempo – spiega il presidente della Pro Caprione, Attilio Bencaster -, in un luogo estremamente interessante per la presenza di muretti a secco molto belli, di un tipico cavaneo – oltre 350 quelli fin qui catalogati nel Caprione -, di una via di lizza ancora integra, elementi molto importanti. Itla, realtà patrocinata Unesco, si è innamorata del posto e di lì è nata la partecipazione comune, con successo, al bando del ministero”. I corsi del 24-28 ottobre saranno tenuti dai formatori di ITLA Italia, uno dei quali continuerà a tenere i corsi futuri della Scuola del Monte Caprione dedicati al recupero del paesaggio terrazzato.

Quindi, a conclusione dei corsi, il 29 ottobre, sempre per iniziativa dell’associazione Pro Caprione in collaborazione con Itla Italia, si terrà la Prima giornata nazionale dell’elemento Unesco al Castello di Lerici, con la conferenza internazionale ‘L’arte della costruzione in pietra a secco’ (per motivi di capienza, non si potrà partecipare in presenza, ma la conferenza sarà trasmessa in streaming). “In tale circostanza proporremo l’inserimento nel patrimonio materiale tutelato dall’Unesco del cavaneo, struttura caratteristica della nostra zona ma anche di altre aree del Mediterraneo”, spiega Bencaster. Cavanei la cui funzione va da quella agricolo pastorale, al rifugio, all’ipotesa funeraria e rituale. Recentemente, spiega il presidente, il rinvenimento di un nuovo cavaneo, nella zona tra i Monti di San Lorenzo e Castellazzo, differente rispetto agli altri finora individuati in quanto l’unico a doppia camera presente sul promontorio; elemento a cui la Pro Caprione destinerà opportuni approfondimenti.

Le locandine dei corsi

Le locandine dei corsi
Le locandine dei corsi

 

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