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Obiettivo: dimezzare la co2

Ecco i 160 milioni di euro per il terzo bacino portuale

Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo e Banca Europea degli Investimenti hanno concesso il finanziamento a La Spezia Container Terminal. Serviranno per banchina e piazzale alla Marina del Canaletto, nuove gru automatizzate e impulso al trasporto ferroviario. Il finanziamento ha una durata complessiva di 15 anni con un periodo di disponibilità, entro cui si può richiedere l’erogazione del finanziamento, fino a dicembre 2025.

Porto della Spezia, LSCT, Contship, container

Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo e Banca Europea degli Investimenti hanno concesso un finanziamento da 160 milioni di euro a La Spezia Container Terminal, gruppo Constship, per lo sviluppo infrastrutturale del porto della Spezia. In particolare i fondi serviranno a migliorare l’accessibilità portuale con il rafforzamento dell’impianto ferroviario e generare impatti positivi sull’occupazione e sull’ambiente.

Nel dettaglio, le risorse sosterranno il piano investimenti di LSCT – perfezionato il 29 luglio 2022 con l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale – dedicato all’acquisto di nuove gru di banchina di ultima generazione, di quelle di piazzale ASC, un sistema di gru automatizzato, e di altre gru dedicate al servizio di terra, oltre al miglioramento dell’infrastruttura nel suo complesso.

I lavori riguarderanno principalmente: la costruzione di una nuova banchina; la realizzazione di un piazzale operativo; i lavori presso la Marina del Canaletto; infine, il rafforzamento dell’impianto ferroviario nel movimento a terra delle merci. Lo sviluppo permetterà al terminal di raggiungere una capacità totale di movimentazione pari a circa 2 milioni di TEUs e una quota di trasferimento delle merci tramite ferrovia che aumenterà dall’attuale 33% fino al 50%.

Accordo LSCT-Adsp

 

L’operazione è stata strutturata dalla direzione Corporate Finance Mid-Cap della divisione IMI corporate & investment banking di Intesa Sanpaolo (che opererà inoltre in qualità di banca agente), da CDP e da BEI. Il finanziamento ha una durata complessiva di 15 anni con un periodo di disponibilità, entro cui si può richiedere l’erogazione del finanziamento, fino a dicembre 2025.

Il progetto è coerente con il Piano strategico 2022-2024 di CDP e segue le priorità di intervento individuate dalle linee guida strategiche settoriali relative ai trasporti e nodi logistici. Inoltre, punta a generare impatti positivi sull’ambiente pur considerando l’importante aumento delle movimentazioni. Le emissioni di CO2 per Teu movimentato, a regime, verranno dimezzate, mentre quelle complessive a partire dal 2026 saranno ridotte di circa il 10%. Il programma di investimento è in linea con il principio DNSH di non arrecare danni significativi all’ambiente sui sei obiettivi definiti nell’ambito del sistema di tassonomia europea. Si stimano anche impatti positivi sui livelli occupazionali di tipo sia diretto sia indiretto, considerando anche l’indotto che sarà attivato.

Porto La Spezia

 

“Con questa operazione la BEI si conferma come il principale finanziatore dei porti italiani e, ancora una volta, dimostra il proprio impegno nel sostenere lo sviluppo economico e la decarbonizzazione del settore portuale – ha detto Andrea Clerici, capo divisione BEI per finanziamenti infrastrutture, energia e settore pubblico in Italia e Malta -, un elemento fondamentale per permettere all’Italia di rimanere uno dei principali attori europei per il trasporto marittimo”.

“Siamo orgogliosi di poter sostenere, in sinergia con sistema bancario e istituzioni europee, il piano di investimenti di La Spezia Container Terminal – ha sottolineato Carlo Lamari, responsabile infrastrutture CDP – che porterà alla realizzazione di progetti con un impatto significativo in un settore strategico come quello portuale. Tutte le opere verranno realizzate in base a criteri di sostenibilità e innovazione e permetteranno di generare ricadute positive sul territorio in termini occupazionali e ambientali”.

“È motivo di soddisfazione avere un ruolo primario in un’operazione di tale calibro, che ci permette di guardare avanti in un momento difficile, con ritorni ben tangibili per tutta l’area e non solo – le parole di Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo -. Il nostro gruppo, nell’orizzonte del PNRR, ha messo a disposizione 410 miliardi di euro di finanziamenti. L’obiettivo è preciso: accelerare la ripresa del Paese, la digitalizzazione e la transizione green attraverso le imprese del territorio, nelle quali poniamo la massima fiducia”.

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