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Cultura e spettacolo

Nuove Terre chiude a Bonassola e Framura tra circo e teatro

“Abbiamo cercato una sintesi di arte ed emozione che restituisca la complessità della vita e del reale, – dichiara il direttore Marco Pasquinucci - per essere presenti, come è proprio della performance, consapevoli e in ascolto di tutto quello che ci circonda.”

Carpa Diem

Il Festival Nuove Terre, ideato e organizzato da Officine Papage, che quest’anno ha raddoppiato la sua rete coinvolgendo ben 10 comuni, tra costa e entroterra del levante ligure, termina con due spettacoli molto diversi ma fortemente legati alle parole d’ordine che hanno guidato l’estate 2022: Poesia e Presente. “Abbiamo cercato una sintesi di arte ed emozione che restituisca la complessità della vita e del reale, – dichiara il direttore Marco Pasquinucci – per essere presenti, come è proprio della performance, consapevoli e in ascolto di tutto quello che ci circonda.”

 

Martedì 23 agosto 2022 h 21.30 BONASSOLA, Piazza Cento Croci

Circo Carpa Diem / DOLCE SALATO

Di e con Katharina Gruener e Luca Sartor

Prima regionale in collaborazione con Associazione Sarabanda IS //Circumnavigando. Festival Internazionale di Circo Teatro. Costumi di Giulia Rossi, scenografia di Betti Cau. Vincitore Premio Otello Sarzi 2020.

Lui è ingenuo, distratto e sognatore, lei è energia pura, velocità e movimento. Insieme sono come l’acqua e la farina, insieme preparano il pane in una giornata che sembra semplice e normale, proprio come il pane quotidiano, ma in realtà è magica e sorprendente, esattamente come loro due. Tullio legge a testa in giù sospeso a un palo, Vroni va in bicicletta pedalando con le mani e guidando con i piedi. Sono buffi, teneri e surreali, impastano a quattro mani e mentre attendono che il pane lieviti e si cuocia ci regalano un viaggio nel tempo e nei sentimenti

Luca Sartor e Katharina Gruener si sono conosciuti in un progetto di circo sociale in Kenya, dove formano un gruppo di giovani artisti provenienti dalle strade di Nairobi e dirigono varie performance e spettacoli. Condividono la passione per il circo e la sua pedagogia, si formano insieme alla scuola di circo di Madrid, diplomandosi nel 2016, specializzandosi in duo acrobatico, palo cinese, monociclo e giocoleria. L’anno successivo creano il loro spettacolo “Dolce Salato” a Lisbona, presso la Scuola di Circo “Chapito”, dove risiedono per 5 mesi, creano e al contempo affiancano gli insegnanti della scuola nella formazione circense. Nel 2017 Luca continua la sua formazione in clown e palo cinese a Buenos Aires, mentre Katharina, coordina un progetto di formazione in Circo Sociale a Mardin, Turchia. Nel 2019 Luca si diploma all’anno specialistico presso la Flic Scuola di Circo di Torino, con la tecnica di palo cinese. Nel 2019 il duo vince il Bando di sostegno alla creazione ProudAct, sostenuto da Acci, Associazione Circo Contemporaneo Italia. Attualmente sono in creazione per la versione di sala del loro spettacolo, presso Casa del Circo Contemporaneo – Fondazione Cirko Vertigo; Residenza Surreale – FLIC/RSGT; Terre di Circo – IdeAgorà; Centro di Residenza IntercettAzioni – Circuito Claps. Fanno parte inoltre del collettivo Faltan7, nello spettacolo “Express”.

Astrid Casali e Francesco Alberici

 

 

Giovedì 25 agosto 2022 h 21.30 (biglietti €5) FRAMURA – Loc. Costa, Oratorio della Chiesa

Francesco Alberici / DIARIO DI UN DOLORE

Un progetto di Francesco Alberici con la collaborazione di Astrid Casali, Ettore Iurilli, Enrico Baraldi

In scena Astrid Casali, Francesco Alberici. Produzione Gli Scarti / Fuori Luogo La Spezia. Coproduzione e residenze Murmuris, Olinda, Lab 121.

Si può raccontare il proprio dolore senza il sospetto di tradire sé stessi e la propria intimità?

Un regista chiede alla sua attrice di lavorare a una messa in scena che affronti il tema del dolore, a partire da Diario di un dolore di C.S. Lewis. Come si rappresenta il dolore e quali sono i limiti nella possibilità di raccontarlo? La propria biografia può diventare l’oggetto di messa in scena senza il rischio che venga usata a fini spettacolari? E come si può ripetere, sera dopo sera, la messa in scena di un dramma, non di finzione, ma reale? Staccandosi sempre più dal libro di Lewis, e dall’idea di metterlo in scena, emergono le domande che divengono il centro di un altro, inaspettato, spettacolo. Mentre il mondo ci invita a catturare e narrare momenti di felicità, scopriamo che abbiamo più che mai voglia di parlare di dolore.

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