“Sanità, progetti finanziati da Pnrr per funzionare devono essere accompagnati da investimento su personale”

Un presidio del Manifesto per la sanità locale

“Regione Liguria ha comunicato in questi giorni l’assegnazione di 195 milioni di euro derivanti dal PNRR e dal piano complementare nazionale per gli investimenti in sanità. La notizia è sicuramente positiva, ma i toni ‘roboanti’ con cui è stato fatto l’annuncio meritano qualche precisazione per amor di cronaca”. Si apre così l’intervento del Manifesto per la sanità locale – Insieme per un sanità migliore, che unisce Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, Sarzana in Movimento, Sos Sanità Spezzina, Confederazione centri liguri tutela del malato e Circolo Pertini.
“Va infatti puntualizzato – prosegue la nota – che i fondi sono di carattere strutturale e quindi i progetti finanziati, per funzionare a dovere, dovrebbero essere accompagnati da un forte investimento sul personale. Ad oggi purtroppo registriamo che investimenti sul personale delle strutture pubbliche sono ben lontani dall’essere programmati (le attuali carenze di specialisti di pronto soccorso e di anestesia la dicono lunga …). Ci saremmo poi attesi, come spezzini, che i fondi fossero assegnati in un’ottica di riequilibrio delle risorse, valutando che la realtà dell’ASL 5, rispetto ad altri territori liguri, è in cronica sofferenza sia per posti letto che per personale e strutture territoriali”.

“Non ce ne vogliano gli amici imperiesi – proseguono dal Manifesto -, ma per capire come vi sia disomogeneità nell’assegnazione anche delle risorse PNRR per l’ASL 5, vale la pena effettuare un confronto tra ASL 1 imperiese e ASL 5 spezzino. Dal Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) firmato tra il Ministero della Salute e Regione Liguria il 31.05.22, risulta che per le case di comunità all’Asl 1 sono destinati 8 milioni, alla ASL 5: 5,2. La situazione “pareggia” in qualche modo con gli ospedali di comunità (1,8 mln alla ASL 1 e 4,3 alla ASL 5), mentre sconta ancora un surplus per la ASL 1 per la digitalizzazione dei pronto soccorso (4mln alla ASL 1 e 2,7 alla ASL 5). Il saldo complessivo degli investimenti, nel confronto tra ASL 1 e ASL 5, vede ancora uno sbilancio a favore degli imperiesi per circa 700 mila euro. Quanto poi agli investimenti sui macchinari in ASL 5, molti di quelli finanziati con i fondi PNRR erano stati già promessi dalla Regione con il piano straordinario del dicembre 2019 (dove sono andati i soldi – oltre 1 milione di euro – che la Regione aveva stanziato per quel piano e che ora invece finanzia con soldi europei ?). Si è persa quindi un’altra occasione per riequilibrare le risorse tra cittadini di una stessa regione e che per la stessa regione pagano tutti ugualmente le tasse”.

“Nel contratto tra Ministero e Regione Liguria sono poi assegnati ulteriori fondi per l’aumento di posti letto in terapia intensiva e sub intensiva (28,9 mln), per borse aggiuntive dei medici di medicina generale (0,8 mln) e per il piano di formazione sulle infezioni ospedaliere (2,4 mln). Tali ultime disponibilità non sono ancora state ripartite tra le ASL liguri. L’ASL 5 sarà anche in questi casi sempre fanalino di coda in Liguria ? Che dicono in proposito i rappresentanti locali dei partiti che appoggiano la maggioranza regionale e dei Comuni di La Spezia e Sarzana?”, conclude la nota.