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65esima posizione

Qualità della vita e Italia Oggi, La Spezia guadagna una posizione ma resta nella parte bassa della classifica

Nell'edizione 2021 del report emerge che le città liguri rientrano nel gruppo 2 e 3. In testa c'è Genova al 40esimo posto, Savona al 48esimo, La Spezia nella posizione 65 seguita da Imperia che sale al 66esimo. Balzo in avanti anche per Massa Carrara al 51esimo posto, rispetto al 62esimo del 2020.

La Spezia guadagna una posizione nella classifica di Italia Oggi, ma non recupera abbastanza e resta nella parte bassa della graduatoria. La provincia in assoluto dove si vive meglio è Parma che si piazza in testa guadagnando 39 posizioni rispetto all’anno precedente. Stando a quanto si apprende dalla graduatoria generale diffusa da Italia Oggi, a seguito dello studio condotto dalla Sapienza di Roma con Cattolica assicurazioni giunta alla 23esima edizione,  la provincia della Spezia si classifica alla 65esima posizione, nel 2020 era alla 66esima.

In particolare, la Spezia risulta assieme ad altre nove province, sulle 107 totali, nella metà inferiore. Per quanto riguarda le città liguri Genova si piazza al 40esimo posto, Savona al 48esimo, Imperia al 66esimo. Tutte e quattro rientrano tra il secondo e il terzo gruppo. Di fatto, la provincia spezzina è quella che ha guadagnato meno posizioni.

Dando uno sguardo alla vicina Toscana la provincia di Massa-Carrara, che comprende dunque anche la zona di confine della Lunigiana, fa un balzo dalla 62esima posizione del 2020 alla 51esima di quest’anno rientrando nel gruppo 2.   

A fare un grande balzo in avanti sono le grandi città. Guadagnano un gran numero di posizioni Torino, Milano, Trieste, Bologna e Firenze.  Roma non rientra nel primo gruppo e perde quattro posizioni passando dalla 50esima alla 54esima. Tra le province che perdono maggiori posizioni ci sono Como, L’Aquila, Belluno, Udine, Varese, Rovigo, Prato, Benevento, Fermo, Rieti e Nuoro.

Secondo lo studio di Italia Oggi le motivazioni che hanno portato a un tale stravolgimento della classifica sono dettate da più fattori. Le grandi città avrebbero saputo dimostrare una migliore gestione del Covid 19 con una miglior ripresa nel 2021. A fare la differenza sarebbe stata anche la metodologia dello studio in base agli indicatori della popolazione che contiene le classifiche di densità demografica, emigranti, morti in percentuale, immigrati, istruzione, nati vivi in percentuale, e numero medio dei componenti della famiglia. Questo indicatore è stato ridimensionato e gli è stato attribuito un peso uguale o di poco superiore ad Affari e lavoro, Ambiente, Sicurezza, Salute, Tempo libero e Reddito. Aspetto che avrebbe contributo a migliorare la posizione dei grandi centri rispetto ai piccoli.

Si accentua la distanza tra le province del Nord e quelle del Mezzogiorno. Tra le realtà del Centro-Sud solo Perugia, Macerata, Ascoli Piceno, Ancona, Terni, Grosseto e Fermo sono nella prima metà della classifica. Quest’anno la maglia nera va a Crotone, preceduta da Napoli e Foggia che era ultima lo scorso anno.

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