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Torna in provincia dopo 13 anni

“Salire queste scale da questore è stata un’emozione. Il territorio è parte di me”

La nuova questora della Spezia si presenta alla città: "A Sarzana ed ebbi modo di comprendere il significato del Commissariato distaccato.  Mi colpì moltissimo il ruolo che il commissario aveva per le persone. Incontrai spesso i cittadini che talvolta si rasserenavano anche solo per aver parlato con me e con ciò che rappresentavo".

“Salire queste scale nel ruolo di questore è stata una grandissima emozione”. Così la nuova questora della Spezia Lilia Fredella si è presentata alla stampa, questa mattina, nella sala riunioni di Viale Italia.  La dottoressa Fredella è arrivata ieri sera e tra i primi passi ci sono stati gli incontri con il personale, i sindacati e appunto la stampa. Sposata con un ispettore della Polizia di Stato e da poco padrona di un cucciolo di labrador, torna in provincia in un territorio che ha avuto modo di conoscere in maniera approfondita dal 2011 al 2008 quando ricoprì il ruolo di comando al Commissariato di Sarzana.

“Ricordo quell’esperienza con grande piacere – ha spiegato  -, partii che il Festival della Mente era alle prime edizioni e ricca di eventi molto vivi.  A Sarzana ed ebbi modo di comprendere il significato del Commissariato distaccato.  Mi colpì moltissimo il ruolo che il commissario aveva per le persone. Incontrai spesso i cittadini che talvolta si rasserenavano anche solo per aver parlato con me e con ciò che rappresentavo.  Il rapporto con i cittadini e il compito che vengo chiamata a svolgere sarà dettato dall’accoglienza. So che tutta la provincia è completamente cambiata, mi siederò alla mia scrivania e studierò. Questo territorio, come tutti, ha le sue complessità ma ha anche una grande quota di società civile sana e l’interfacciarsi è frutto anche di questo aspetto. Richiede una grande responsabilità e ho un’idea su come gestire il rapporto con la questura. Sono stati anni difficili e dobbiamo superare quello che è stato il Covid, che ho contratto nella prima ondata,  e tornare alla normalità, dobbiamo cercare di riconquistare tutte quelle cose belle che facevamo prima. La Spezia è un buon punto di partenza, lo ricordo un luogo dove si vive bene”.

Negli anni di servizio Fredella si è distinta nel servizio prestato, per 11 anni, nella Polizia scientifica di Milano e in Lombardia, figura chiave nella soluzione del caso di Yara Gambirasio e Roma, per poi assumere un ruolo centrale sempre come questore a Belluno e nell’organizzazione dei mondiali di sci a Cortina d’Ampezzo. Da ogni luogo dove ha prestato servizio serba sempre ricordi importanti a partire dalle persone con le quali ha lavorato.

Questa mattina ho inviato una foto dell’alba spezzina a tutti coloro i quali, carinamente, mi hanno mandato gli auguri per un buon lavoro – ha proseguito -. Ed è stata una grande emozione tornare qui, conservo tanti amici, ci sono persone a me carissime. Sono ancora molto legata a questo territorio, non ho perso occasione per tornarla a visitarla anche in altre veste. L’accoglienza della città è stata quest’alba meravigliosa che ho trovato stamani. Ho saputo del mio nuovo incarico una settimana fa, mi ricorda molto la canzone di Frank Sinatra ‘Circles’, mi sembra quasi che la Polizia di Stato voglia farmi chiudere dei cerchi della vita.  “.

Il mio ultimo grande impegno professionale è stato il mondiale di sci a Cortina d’Ampezzo  – ha aggiunto -. E’ stata una grande sfida in quanto si è trattato del primo evento internazionale durante la pandemia, anche se fu senza pubblico. Erano presenti almeno 6mila persone dell’organizzazione, i cittadini di Cortina. Una situazione complessa e credo che essere qui alla Spezia è un premio per il mio impegno. Un pregio della Polizia di Stato è saper lavorare in squadra, un concetto chiaro: il questore da solo non va da nessuna parte”.

Passati questi giorni per ambientarsi, dai prossimi giorni cominceranno tanti impegni. “Sto sperimentando anche una cosa nuova – spiega sorridente, sotto la mascherina -, in precedenza lavoravo molto in autonomia nell’organizzazione degli impegni. Oggi ho una segretaria che ha ben chiara sulla calendarizzazione. Le questure crescono e lo stesso fanno le  strutture e l’organizzazione”.

“In parte mi sembra di essere tornata a a casa – ha concluso – e le emozioni che mi suscita questo territorio fanno parte di me. Ci metterò tutto il mio impegno“.

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