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Gnl facile

Il porto scommette sul Gnl, anche per il trasporto su gomma

Questa mattina è stata data dimostrazione della semplicità e della sicurezza delle operazioni di rifornimento di due tir.

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Il Gnl si conferma come uno dei combustibili più in voga. Mentre aumenta il numero delle navi da crociera alimentate con questa tecnologia, si affaccia anche alla Spezia l’utilizzo del Gnl per l’autotrasporto. E lo fa con il progetto “Gnl Facile”, realizzato dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale in convenzione con l’Adsp del Mar Ligure occidentale e co-finanziato nell’ambito del Programma europeo Interreg Italia-Francia Marittimo. Un’iniziativa tesa a dimostrare come sia semplice l’utilizzo di questo combustibile, anche in fase di rifornimento.

E’ così che questa mattina al Truck Village è andata in scena una dimostrazione, con due automezzi pesanti che hanno potuto fare rifornimento di Gnl grazie all’impianto mobile realizzato e fornito dalla società Ham Italia. A illustrare il funzionamento dell’impianto di erogazione del nuovo carburante, alla presenza dei vertici dell’Authority spezzina è stato Aldo Bernardini, amministratore delegato dell’azienda italo-spagnola.
Presenti anche gli operatori dell’autotrasporto e i responsabili e dirigenti delle società di autotrasporto nazionali, proprietarie dei mezzi presenti: Fausto Musetti per Ma.Tra Trasporti, Dario Cingolani per LC3 e Andrea Lazzeroni per Scania (Autov. Erzelli) che hanno parlato delle flotte a Gnl e del significato del Gnl nei porti. Per le associazioni del settore dell’autotrasporto erano invece presenti alla dimostrazione Stefano Crovara per Cna Fita e Nicola Carozza per Confartigianato Trasporti, che hanno affrontato l’argomento relativo ai risvolti economici ed occupazionali del nuovo carburante alternativo.

L’obiettivo generale del progetto Gnl Facile è quello di arrivare a una progressiva riduzione dell’utilizzo dei combustibili più inquinanti e della dipendenza dal petrolio.
Gnl Facile sta realizzando alcune azioni pilota nei principali porti commerciali dell’area del Mar Ligure e del Mar Tirreno settentrionale, con stazioni mobili di rifornimento, mostrando agli operatori il funzionamento delle tecnologie e della filiera Gnl.
La finalità del progetto Gnl Facile è quindi quella di mettere in atto tutte le misure necessarie per l’innovazione nel settore dei trasporti nell’uso di Gnl, favorendo la crescita del know-how, nuove professionalità…
Il progetto, oltre alle AdSP del Mar Ligure Orientale e Occidentale, coinvolge anche l’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale (capofila), l’AdSP del Mar di Sardegna, la Camera di Commercio e dell’Industria del Var, l’Ufficio dei Trasporti della Corsica.

“La cisterna che utilizziamo oggi consente di effettuare il rifornimento come in un normale impianto, anche utilizzando la carta – ha spiegato Bernardini mentre la stazione mobile effettuava le brevi operazioni di predisposizione al trasferimento del Gnl mantenuto a una temperatura di 140 gradi sotto zero -. La struttura, in questo caso destinata al porto di Genova, può essere utilizzata come impianto pilota per fornire zone in cui mancano stazioni di servizio”. Ed è proprio la situazione in cui si trova il territorio spezzino.
“I distributori di Gnl più vicini sono a Parma, Piacenza e Ponsacco, pertanto dalle nostre parti il trasporto a Gnl non ha ancora attecchito, nonostante la presenza del rigassificatore di Panigaglia. Con un distributore anche alla Spezia le cose cambierebbero, anche in fatto di consumi ed emissioni. Al momento i costi dei mezzi predisposti sono ancora superiori al diesel, ma ci sono incentivi che portano i prezzi a essere concorrenziali”.
“Il 9 per cento dei motori dell’autotrasporto sono a Gnl – ha aggiunto Carozza – ma nessuna azienda va in quella direzione se non ci sono i distributori: in Italia sono 80, ma in Liguria sono zero. Bisogna incentivare la diffusione di questo combustibile sostenendo un settore che rimane l’anello debole dell’attività di un porto. Ho proposto di guardare al Recovery plan, dal quale si potrebbe attingere per incentivi ai privati ma anche per la realizzazione di infrastrutture. Il trasporto via mare ha aperto la strada, ora è il momento di giocare la partita dei carburanti, tenendo presenti opportunità come quella dell’idrogeno e quella del biogas”.

“Il progetto pilota dimostra, una volta di più, l’impegno a tutto campo dell’Adsp per la promozione di iniziative che vadano verso la riduzione delle emissioni di CO2 e di progressiva “decarbonizzazione”. Nei prossimi giorni vi saranno una serie di atti, di forte spessore amministrativo e rilievo generale, che daranno pienamente il senso di un impegno convinto in questa direzione”, ha concluso il presidente dell’Adsp, Mario Sommariva.

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