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"Nautica e opportunità di lavoro. I corsi ci sono ma mancano gli iscritti"

L'allarme lanciato in Confindustria per il rilancio dei bandi di "Formarsi e occuparsi". Il termine delle iscrizioni è il 6 marzo.

La presentazione di "Formarsi e occuparsi"

I corsi di formazione ci sono e la disponibilità ad assumere in azienda anche. Il problema è che non ci sono iscritti. E’ questo l’allarme lanciato questa mattina in Confindustria per rilanciare gli obiettivi di “Formarsi e occuparsi”. Il progetto è focalizzato su due corsi di formazione per operatore di macchina a controllo numerico, monitoraggio macchine e impianti, un altro per marinai di imbarcazioni da diporto e hostess. L’ultimo termine di iscrizione è il 6 marzo.
All’incontro erano presenti Mario Gerini presidente Confindustria La Spezia, Riccardo Papa direttore Cisita, Paolo Faconti direttore generale di Confindustria La Spezia, Paolo Bertetti vice presidente Technical & R&D Sanlorenzo Spa, Stefano Lucchinelli responsabile Servizi di Stabilimento e HSE per i quattro siti produttivi della Divisione Sistemi Difesa della Leonardo SpA, Stefano Palmieri responsabile HR e Organizzazione Leonardo Divisione Sistemi Difesa, Roberto Guido Sgherri presidente Sezione meccanica Generale di Confindustria La Spezia.

“Sembra improvvisamente manchi la forza lavoro. Noi auspichiamo che molti giovani possano recepire il messaggio partecipare ai corsi – ha dichiarato il presidente di Confindustria Mario Gerini -. C’è la possibilità di dodici assunzioni. Il settore della nautica è cresciuto tantissimo ed è sufficiente pensare agli investimenti già fatti dai principali cantieri locali. E’ chiaro che se questi corsi fossero stati aperti a giovani inferiori ai 25 anni ci sarebbe stato un maggior numero di iscritti”.
“Ci sono aziende di primaria importanza sia a livello locale che nazionale che si sono impegnate ad assumere gli allievi che usciranno da questi corsi ma non ci sono iscritti. Il numero di iscrizioni non è sufficiente nemmeno per fare la selezione – ha esordito il direttore di Confindustria la Spezia Paolo Faconti – . Possono partecipare venti persone, (il 15 per cento dei posti disponibili è per le donne). La possibilità di assunzione nelle aziende che si mettono a disposizione per i corsi è del 30 per cento, ma sono ruoli assolutamente spendibili anche in altre aziende del settore dove queste figure professionali sono richiestissime. Oggi purtroppo dobbiamo prendere atto di una situazione ‘kafkiana’: i dati che ci vengono forniti attestano 10mila disoccupati a livello provinciale e allo stesso tempo le aziende vogliono assumere. E’ una situazione assurda. E’ un’opportunità per i giovani. E’ possibile che il range di età (25-39 anni, ndr) possa limitare perché potrebbe non essere immediato che chi è in quella fascia di età voglia rimettersi in gioco. L’opportunità è comunque assolutamente concreta”.

Riccardo Papa dell’ente di formazione Cisita ha spiegato: “Noi vogliamo dare una buona notizia a chi cerca lavoro. L’economia locale cerca manodopera. Per dare un’istantanea della situazione sulla formazione possiamo dire che per la San Lorenzo academy abbiamo formato più di 100 giovani e tutti coloro i quali, o volontà di proseguire, sono dipendenti delle imprese. Per Fincantieri siamo alla quarta edizione corsuale, per l’indotto alla quale si aggiunge la parte meccanica, richiede nuove professionalità. Le nostre aziende competono a livello internazionale. Le opportunità ci sono, bisogna affrontarle con le competenze adeguate. E purtroppo non lo stiamo trovando. Nelle ultime esperienze fatte abbiamo portato in selezione 115 giovani e di questi solo 30 avevano i requisiti per poter affrontare il percorso formativo. Per i nuovi corsi attivati nel settore meccanico, abbiamo 10 iscrizioni, in quello per marinai e hostess ne abbiamo 3 su 16 posti disponibili. In questo secondo corso è coinvolta anche Hill Robinson una delle società internazionali per gli equipaggi a bordo degli Yacht. La società si è localizzata sul territorio e ha apprezzato questo corso. Ci sono tutte le opportunità, merito di Confindustria che ha fatto pressione sulla Regione e lo step anche del Comune con il quale è stato attuato un piano preciso. Ci siamo poi rivolti alle realtà formative e all’interno ci sono aziende che hanno dato disponibilità all’assunzione”.

L’ingegner Roberto Guido Sgherri ha aggiunto: “Le industrie, a differenza del passato, quando inseriscono figure professionali hanno bisogno di un livello di conoscenza e qualità sufficiente: adeguato alle sfide che le aziende devono affrontare. Come fanno? Possono cercare figure sul mercato, quindi, personale che già lavora e questo non migliora l’ambiente anzi lo rende più acre. Si tolgono dalle aziende persone si creano degli scompensi e non si aumenta l’occupazione. Come si risolve? Si fa prendendo dei giovani inserendoli in percorsi che gli permettano di raggiungere quel livello di professionalità richiesto. La competitività di operai e impiegati d’azienda è un tema che alla Spezia va affrontato. Le aziende del territorio hanno un contenuto tecnologico importante che se permette alle aziende di crescere è anche vero che deve essere guadagnato. Le persone che si candideranno a questi corsi devono essere determinate. Bisogna insistere sul livello della qualità e dell’impegno”.

Rimanendo sul tema della qualità dell’impiego è stata illustrata anche il cambiamento del peso delle figure professionali: “Non ci sono più gli operai concepiti come nel passato – ha sottolineato Faconti – siamo davanti a tecnici che dovranno lavorare anche con macchinari complessi. Un lavoro di assoluta qualità”.

“La zona e la provincia della Spezia a livello industriale stanno andando bene – ha dichiarato – di giovani disponibili però non ce ne sono. La percentuale di equipaggi italiani è molto bassa, al 5 per cento. E questo ha degli effetti. Quando lo yacht ha bisogno di refiting e manutenzione in quale cantiere andrà? La yacht ha un comandante e un equipaggio che possono avere voce in capitolo. Noi dobbiamo fare un doppio sforzo: puntare all’indotto del refiting e aumentare gli equipaggi italiani che stiano bene qui. Puntare su questo secondo aspetto è fondamentale, perché stiamo sperperando una ricchezza fondamentalr. Per superare l’enpasse bisogna formare in giovani e bene”.

I corsi hanno una durata di 800 ore di cui 560 ore di teoria ed attività pratiche di laboratorio e 240 ore di stage curriculare presso un’azienda interessata alla successiva assunzione della risorsa. Al termine del percorso sarà inoltre possibile attivare un periodo di tirocinio della durata variabile da 3 a 6 mesi.
Come detto i corsi si rivolgono a disoccupati/inoccupati di età compresa tra i 25-39 anni di età e residenti o domiciliati in Liguria.
“Si ritiene opportuno nuovamente sottolineare che i percorsi formativi – si legge in una nota -, progettati da Cisita Formazione Superiore in base alle esigenze delle aziende di Confindustria La Spezia, come richiesto da Regione Liguria, prevedono, a valle di accordi sindacali, una soglia minima del 30% di garanzia occupazionale per gli alunni ritenuti idonei alla fine del percorso formativo. Riteniamo che sia di fondamentale importanza che i giovani disoccupati/inoccupati comprendano come le figure professionali oggetto del percorso formativo siano di grande specializzazione, con una significativa richiesta da parte delle aziende del territorio e tale qualifica permetta agli alunni un futuro inserimento di qualità. A breve prenderà avvio la seconda fase che metterà a bando la restante quota di risorse stanziate dalla Regione con decisione della Giunta Regionale n. 35/2018 a valere sul POR FSE 2014-2020 – asse 1 pari ad altri euro 1.500.000 per la nostra provincia”.

Clicca qui per accedere alle informazioni sul corso Formarsi e occuparsi a bordo yacht.

Clicca qui per accedere alle informazioni sul corso “Formarsi e occuparsi nella meccanica.

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