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Cultura e Spettacolo

"La Spezia ha diritto al titolo di città marconiana"

Radioamatori e Museo Tecnico Navale ancora una volta insieme per ricordare lo scienziato e il suo rapporto con la città.

Wagner sì, Marconi un po’ meno. Paradossi di una città che deve ancora scegliere del tutto come raccontarsi. Eppure le carte in regola per essere la “Città marconiana per eccellenza”, la Spezia le avrebbe tutte. Qua i primi e più significativi esperimenti dello scienziato, successi che sono stati alla base di una nuova era per l’umanità. Non è un azzardo dirlo, perché la radio ha aperto le porte di un’era di comunicazione che oggi è ancora in pieno sviluppo, con ricadute ampie, dal lavoro alla guerra e fino alla cultura, basti pensare a quanto siano state importanti le radio libere nel Dopoguerra per l’affermarsi delle controculture e della musica rock.
La vicenda spezzina di Guglielmo Marconi racconta di un’epoca di positivismo, di fiducia nel progresso e di un arsenale marittimo che era anche un arsenale di idee. “E questo incontro con l’Associazione radioamatori italiani ci permette di ricordarlo ancora una volta”, sottolinea il contrammiraglio Silvano Benedetti, direttore del Museo Tecnico Navale della Spezia. Era uno degli invitati ieri sera presso il Museo della Radio e delle Telecomunicazioni di Via Fontevivo per un incontro sulla figura di Marconi.

“Noi vorremmo, insieme ai radioamatori, promuovere la città della Spezia come città marconiana. Ne ha diritto per la sua storia e per lo sviluppo dell’attività scientifica di Marconi in collaborazione con la Marina militare e con la città stessa”, dice l’ufficiale, che è oltretutto specializzato in telecomunicazioni. “Marconi è stato un visionario. Ha visto, dove gli altri non riuscivano a vedere, che mettendo insieme degli oggetti che erano già parte dei laboratori scientifici dell’epoca in un certo modo poteva nascere qualcosa di diverso, un servizio che non c’era ancora. Marconi è come chi ha inventato il web, che ha stravolto le nostre vite. Ci sarà sempre chi avrà una visione simile a quella di Marconi e ci sarà sempre un’evoluzione che passa attraverso la tecnologia”.
In tutto questo, la città ha tanto da raccontare. “E’ importante che gli spezzini sappiano che la città della Spezia ha un grande passato, un grande futuro e può avere un grande futuro. In questo senso vanno le comunicazioni e le attività che facciamo come Museo navale”. Oggi proprio al museo verranno presentati al pubblico la figura del radioamatore e l’Evento Enigma, con la possibilità di vedere dal vivo il funzionamento di una macchina cifrante originale.

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